- Dal 2014 ad oggi le sanzioni hanno rafforzato il governo e il presidente, i livelli di nazionalismo e patriottismo, favorito la crescita dell’economia illegale e provocato sofferenze agli strati più deboli della società.
- L’annessione della Crimea ha dimostrato che le sanzioni non sono state un deterrente per la Russia: non vi è stato alcun atteggiamento più moderato e cauto verso l’Ucraina.
- Le sanzioni sono state un segnale importante di coesione interna dell’Ue e di una solidità dell’alleanza euro-atlantica nel condannare le azioni russe, ma le esportazioni russe dei prodotti non energetici sono state sostanzialmente stabili. Dal 22 aprile in edicola e in digitale il nuovo numero di Scenari.
Le sanzioni sono un primo atto concreto in politica estera per disapprovare, denunciare, contrastare azioni ritenute illecite, illegali e contro i principi del diritto internazionale. L’Unione Europea sta preparando il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia, ma dall’inizio della guerra in Ucraina il default economico russo non si è ancora verificato e, pertanto, emergono dubbi sulla reale efficacia di questo strumento. Da un lato, il presidente americano, Joe Biden, ha affermato che contr
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