Il presidente russo ha confermato la disponibilità della Russia ad accettare il cessate il fuoco concordato a Gedda martedì ma chiede di lavorare a una pace duratura. Dopo gli attacchi a Mattarella è stato convocato alla Farnesina l’ambasciatore della Federazione Russa a Roma.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato la disponibilità a firmare l'accordo di cessate il fuoco che funzionari ucraini hanno concordato con funzionari americani martedì a Gedda, in Arabia Saudita. Il leader del Cremlino chiede però garanzie che possano portare ad una pace duratura e ringrazia Trump «per aver messo così tanta attenzione alla situazione in Ucraina».
Nel frattempo, la Polonia ha chiesto agli Stati Uniti di trasferire il suo arsenale nucleare per deterrenza. Mentre nel Kursk la Russia ha annunciato l’offensiva finale per la liberazione del suo territorio dalle truppe di Kiev. Nella notte le difese aeree russe hanno intercettato e distrutto 77 droni ucraini durante la notte. Una donna è rimasta ferita nella città ucraina meridionale di Kherson dopo un attacco compiuto invece dai droni russi.
PUNTI CHIAVE
17:01
Putin: "Russia pronta a firmare accordo ma servono garanzie per pace duratura"
12:24
Mosca: Putin risponderà oggi sulla tregua in Ucraina
08:27
La Russia comunica agli Usa le sue condizioni
08:16
La Polonia chiede agli Usa di trasferire arsenale nucleare come deterrente
08:05
Il Cremlino: siamo entrati nella fase della liberazione di Kursk
Tajani convoca l'ambasciatore russo dopo l'attacco a Mattarella
A seguito dell'attacco delle scorse ore al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il ministro Tajani ha convocato l'ambasciatore russo per chiarimenti. Il ministro degli Esteri ha condannato severamente l'ennesimo attacco verbale giunto dalla Russia nei confronti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Il Presidente della Repubblica è un uomo di pace e simbolo di unità nazionale ed europea", ha affermato.
Trump: "Parole promettenti da Putin, spero di incontrarlo"
Vladimir Putin ha rilasciato una "dichiarazione molto promettente" sulla tregua, “ma non è completa, speriamo faccia la cosa giusta, se respingesse il piano di pace “sarebbe molto deludente”. Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha parlato con i giornalisti nello Studio Ovale prima di un incontro con il Segretario generale della Nato, Mark Rutte, con il quale, ha detto, intende discutere "di cosa sta succedendo tra Ucraina e Russia. Vogliamo che la guerra finisca”, anche perché "ha anche un costo enorme per gli Stati Uniti e altri paesi".
Trump ha poi espresso desiderio di incontrare Putin, ha definito “molto serie” le discussioni con Putin e altri esponenti russi, ha affermato che "la Nato è diventata molto più forte con le mie azioni".
Putin: "Russia pronta a firmare accordo ma servono garanzie per pace duratura"
"La Russia è d'accordo con le proposte per la fine delle ostilità, purché portino a una pace a lungo termine e alla rimozione delle cause della crisi". Lo ha detto in conferenza stampa il presidente russo Vladimir Putin, ringraziando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per i suoi sforzi per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina e ha detto che la Russia dovrà parlare con Washington dei dettagli.
"Ci sono tante questioni aperte sulla tregua", ha aggiunto. "Il cessate il fuoco è giusto, ma tante cose vanno discusse: Chi controllerà la tregua? Il fronte è lungo 2,000 chilometri. Perché hanno bisogno di 30 giorni, per la mobilitazione o la fornitura di armi all’Ucraina?".
Ha inoltre affermato che se le aziende occidentali vogliono tornare in Russia “sono le benvenute in qualsiasi momento” e che ci sono già trattative con alcune. "Sono grato a Trump per aver messo così tanta attenzione alla situazione in Ucraina" ha concluso.
Zelensky: "Il mondo attende una risposta della Russia. Mosca vuole prolungare la guerra"
"Purtroppo, per più di un giorno, il mondo non ha ancora ricevuto una risposta significativa dalla Russia alle proposte avanzate. Ciò dimostra ancora una volta che la Russia cerca di prolungare la guerra e posticipare la pace il più a lungo possibile. Ci auguriamo che la pressione degli Stati Uniti sia sufficiente a costringere la Russia a porre fine alla guerra." Lo scrive il presidente ucraino Zelensky in un lungo post su X in cui ringrazia le delegazioni di Kiev e Washington per gli sforzi fatti a Gedda.
Mosca: da Mattarella falsità sul nucleare
Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall'agenzia di stato russa Tass ha affermato che "Le affermazioni del presidente italiano Sergio Mattarella secondo cui la Russia minaccia l'Europa con armi nucleari sono menzogne e falsità".
Il Consigliere del Cremlino: "La tregua servirebbe a Kiev per riprendere fiato"
“Ho dichiarato la nostra posizione che questo non è altro che una tregua temporanea per le forze armate ucraine, niente di più”, ha detto il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov “Mi sembra che in questa situazione nessuno abbia bisogno di passi che si limitino a simulare la pace”
Mosca: Putin risponderà oggi sulla tregua in Ucraina
Il consigliere per la politica estera Yuri Ushakov, afferma che il presidente russo, Vladimir Putin, darà "probabilmente" oggi una risposta alla proposta di tregua in Ucraina
L'Ucraina rivendica l'attacco alla fabbrica di droni nella regione di Kaluga
Droni d'attacco ucraini, operati dall'intelligence militare di Kiev (Gur), hanno colpito un sito russo "segreto" di produzione di droni, mascherato da fabbrica di calcestruzzo, nella regione russa di Kaluga, a sud-ovest di Mosca, provocando un grande incendio. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian, citando fonti d'intelligence.
Kiev, la Russia ha giustiziato cinque soldati presi prigionieri
Il difensore civico ucraino per i diritti umani, Dmytro Loubinets, ha citato un video che circola sui social media in cui, secondo lui, compaiono "almeno cinque prigionieri di guerra, senza dubbio uccisi". "Ancora una volta, vediamo un cinico disprezzo per il diritto internazionale umanitario da parte dell'esercito russo", ha detto Loubinets su Telegram che ha inviato una lettera alle Nazioni Unite e alla Croce Rossa chiedendo loro di registrare questo "crimine di guerra". L'Onu ha denunciato a febbraio un aumento del numero di esecuzioni di soldati ucraini prigionieri da parte delle forze russe negli ultimi mesi, facendo eco alle accuse di Kiev.. Personaggi pubblici russi "hanno chiesto esplicitamente il trattamento inumano, fino all'esecuzione, dei soldati ucraini catturati", che può "incitare o incoraggiare comportamenti illegali".
Witkoff è atterrato a Mosca
Secondo quanto riferisce l'agenzia Ria Novosti, l'inviato della Casa bianca Steve Witkoff è atterrato all'aeroporto Vnukovo di Mosca
Conferma del Cremlino, Witkoff sarà oggi a Mosca
L'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, è in arrivo a Mosca per colloqui su una possibile tregua in Ucraina. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.
Sventati una serie di attentati in Russia
Il Servizio per la sicurezza federale russo (Fsb) ha sventato una serie di attentati, pianificata dai servizi speciali dell'Ucraina, contro partecipanti del operazione militare speciale in Ucraina e contro alcuni funzionari pubblici. All'aeroporto della città di Chelyabinsk, durante l'ispezione della sezione dedicata agli invii postali sono stati trovati cinque pacchi con ordigni esplosivi improvvisati camuffati da set di profumi. I tecnici dell'Fsb specializzati in esplosivi li hanno disinnescati. Come reso noto dal servizio, a Pervouralsk invece è stato arrestato un cittadino russo reclutato dai servizi speciali ucraini che, all'inizio del mese corrente, aveva inviato questi pacchi a militari e funzionari governativi di Mosca, Voronezh, Krasnodar e della regione di Saratov. Dopo il completamento dell'incarico, le comunicazioni con l'uomo sono state interrotte e la ricompensa non è stata versata
La Russia comunica agli Usa le sue condizioni
La Russia ha presentato agli Usa le condizioni di base per avviare colloqui di pace con l'Ucraina: abbandonare l'ambizione di Kiev di entrare nella Nato, nessuna presenza di truppe straniere in Ucraina dopo la guerra e il riconoscimento a livello internazionale della sovranità della Russia sulla penisola di Crimea e sulle 4 regioni dell'Ucraina occupate durante la guerra (ma che Mosca ancora non controlla interamente). Lo riferisce la Reuters che cita fonti a conoscenza della questione. Le condizioni sono state comunicate negli incontri tra Russia e Stati Uniti delle ultime tre settimane, anche prima dell'annuncio di questa settimana della proposta di un cessate il fuoco parziale di 30 giorni. Non è chiaro se la Russia accetterà di andare avanti nel negoziato senza vedersi garantire queste tre condizioni, peraltro simili alle richieste che il Cremlino aveva precedentemente presentato a Ucraina, Stati Uniti e Nato.
La Polonia chiede agli Usa di trasferire arsenale nucleare come deterrente
La Polonia ha chiesto agli Stati Uniti di trasferire armi nucleari sul suo territorio come deterrente contro una possibile aggressione futura da parte della Russia. Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda nel corso di una intervista al Financial Times, spiegando che la Polonia sarebbe maggiormente sicura se le armi nucleari fossero presenti sul suo territorio. "I confini della Nato si sono spostati a est nel 1999, quindi 26 anni dopo dovrebbe esserci anche uno spostamento dell'infrastruttura Nato a est. Per me questo è ovvio", ha detto Duda. Il presidente polacco ha formulato la sua richiesta con l'inviato speciale del presidente americano Donald Trump per l'Ucraina e la Russia Keith Kellogg.
Il Washington Post pubblica un documento redatto per il Cremlino con dure posizioni negoziali
Una posizione negoziale dura, con richieste massimaliste da parte di Mosca nei futuri negoziati di pace con l'Ucraina, fino allo "smantellamento completo" dell'attuale governo di Kiev. È ciò che emerge da un documento redatto lo scorso febbraio da un think tank con sede a Mosca e vicino al Servizio di sicurezza federale russo (Fsb), di cui un'agenzia di intelligence europea è entrata in possesso. Il documento è stato riportato dal Washington Post. Nel documento si afferma che "una risoluzione pacifica della crisi Ucraina non può avvenire prima del 2026". Si respinge inoltre qualsiasi piano di inviare forze di peacekeeping in Ucraina e si insiste sul riconoscimento della sovranità russa sui territori ucraini conquistati. Il report chiede anche di creare una zona cuscinetto nel nord-est dell'Ucraina, al confine con le regioni russe di Bryansk e Belgorod, e una zona demilitarizzata nel sud dell'Ucraina, vicino alla Crimea. Prospetta la necessità di "uno smantellamento completo" dell'attuale governo di Kiev. Interpellato dal Wp, il portavoce Dmitry Peskov ha dichiarato che il Cremlino "non era a conoscenza di queste raccomandazioni", definite "estremamente contraddittorie", per poi aggiungere: "Stiamo lavorando con opzioni più ponderate".
Il Cremlino: siamo entrati nella fase della liberazione di Kursk
L'esercito russo è entrato nella fase finale della sua controffensiva nella regione di Kursk per riconquistare i territori invasi dalle truppe ucraine. Lo ha dichiarato alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov."Durante la sua visita a uno dei centri di comando nella regione di Kursk, Vladimir Putin ha ascoltato le relazioni del comandante e del vice comandante del gruppo tattico Nord, che hanno riferito al comandante supremo in capo sui progressi dell'operazione, nonché sull'ingresso nella fase finale dell'operazione per liberare il territorio della regione di Kursk dalle truppe che vi si erano infiltrate", ha detto Peskov.
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