Nella notte tra venerdì e sabato, l’amministrazione militare della regione di Khmelnytsky, nella parte ovest dell’Ucraina, ha annunciato di aver ricevuto nuovi attacchi aerei russi. Nei raid sono state colpite delle infrastrutture, mentre l’amministrazione ha esortato i civili a «mantenere la calma». Ne danno notizia i media locali, tra cui The Kyiv Independent

Il sindaco della città Oleksandr Simchyshyn ha annunciato che almeno undici persone sono rimaste ferite dopo l’attacco notturno «e il loro numero potrebbe aumentare».  Anche da Kiev il capo dell'amministrazione militare locale, Serhiy Popko, riporta nuovi raid aerei notturni. Si tratta del sesto attacco sulla capitale ucraina da inizio maggio. Secondo Popko, Mosca ha lanciato un attacco con veicoli senza pilota, ma tutti i droni sono stati intercettati e distrutti, senza mietere danni o feriti tra la popolazione.

Mentre l’esercito russo tenta attaccare al cuore dell’Ucraina, l’esercito di Kiev continua ad avanzare nell’area di Bakhmut uno dei fronti più caldi del conflitto. Il ministro della Difesa britannico ha comunicato che le forze ucraine hanno guadagnato almeno un chilometro di territorio nell’area, nella recente ritirata russa.

Per il papa è in corso «una terza guerra mondiale» 

Nella mattinata di sabato papa Francesco ha ricevuto in Vaticano gli ambasciatori di Islanda, Bangladesh, Siria, Gambia e Kazakhstan, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

Il pontefice ha ricordato i conflitti in corso nel mondo, tra cui quello in Ucraina e gli scontri in Sudan. Analizzando il quadro internazionale, il papa ha parlato di una «terza guerra mondiale combattuta a pezzi». «Forse questa descrizione sembra disturbare la nostra sensibilità, soprattutto la soddisfazione per gli straordinari progressi tecnologici e scientifici raggiunti o per i passi già compiuti per affrontare le questioni sociali e sviluppare ulteriormente il diritto internazionale», ha detto il pontefice che in giornata incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che è arrivato a Roma per una visita di stato.

Kuleba è in Svezia 

Mentre Zelensky si trova a Roma, il suo ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, è arrivato in Svezia per la riunione informale dei ministri esteri dell’Unione europea. «Il tema principale dell'incontro sarà la guerra di aggressione russa e come dovremmo reagire su tutti i fronti. Il secondo sarà l'integrazione dell'Ucraina nell'Ue», ha detto Kuleba alla stampa.

L’arrivo di Kuleba è stato accolto dall’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, che ha scritto su Twitter: «Lieto di dare il benvenuto al ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, alla nostra riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue a Stoccolma. La nostra unità e il nostro sostegno all'Ucraina sono più solidi che mai e continueranno finché l'Ucraina non prevarrà». 

Il ministro ha inoltre sentito telefonicamente il segretario di Stato americano, Antony Blinken, per discutere dei preparativi della controffensiva ucraina. Blinken ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti a supportare Kiev, valutando anche come contribuire al successo delle operazioni militari.

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