Il principe ha incontrato il re d’Inghilterra dopo 18 mesi in cui non si vedevano nè parlavano. Che Carlo III volesse riconciliarsi con il figlio era cosa nota, ma a pesare è l’assenza (e il silenzio) di William, erede al trono e ancora fermo nell’intenzione di non ricucire i rapporti con il fratello dopo le rivelazioni nella autobiografia Spare
É presto per parlare di un figliol prodigo, ma è un fatto che la residenza regale di Clarence House abbia socchiuso la porta al principe Harry, ancora duca di Sussex ma dal 2020 residente a Montecito, California. Re Carlo III ha incontrato suo figlio per la prima volta dopo diciotto mesi di silenzio e distanza, con l’ultima visita risalente al febbraio 2024, data della diagnosi di cancro che continua a costringere il monarca ad attente cure mediche. Nel mezzo, una dura intervista di Harry alla Bbc in cui lamentava la mancanza di protezione per la sua famiglia in caso di viaggio nel Regno Unito. Prima ancora, c’erano state la serie Netflix insieme alla moglie Meghan e soprattutto la velenosa autobiografia Spare.
Le commemorazioni a tre anni dalla morte della compianta regina Elisabetta – matriarca di figli scapestrati e nipoti fuggiaschi – sono state l’occasione di un primo tentativo di ricucire una rottura che appare tutt’ora difficile da sanare. Troppe parole sono state pronunciate pubblicamente dal figlio cadetto, troppi silenzi sono arrivati da Buckingham Palace, troppe ancora le incomprensioni. Da una parte la Royal family ha bloccato le comunicazioni con Harry per paura che lui le spiattellasse ai giornali; dall’altra i Sussex hanno deciso di non mettere più piede a Londra come famiglia, tanto che la figlia più piccola – Lillibet – non ha mai conosciuto il nonno, né lo zio futuro re o i cugini.
Eppure, che il monarca ormai settantaseienne volesse ritrovare un minimo di serenità con il figlio minore era noto da tempo. I tabloid, fedeli divulgatori dei sussurri tra le mura del palazzo reale, raccontavano di Carlo deciso a riavvicinarsi a Harry, nonostante le parole tutt’altro che tenere da lui scritte sull’amata consorte Camilla. E così è stato: un incontro breve ma comunque un primo disgelo.
É troppo presto per i facili entusiasmi, però. Harry è arrivato in Gran Bretagna da solo, senza la moglie Meghan che proprio l’8 settembre 2022 – quando morì la regina – era stata al centro dell’ennesimo scontro. Harry voleva andare con lei al capezzale della nonna, il netto diniego per inopportunità arrivò proprio da Carlo. Segno che il riavvicinamento, per ora, è solo tra padre e figlio: cinquantacinque minuti di incontro e una tazza di te, poi ognuno ai rispettivi impegni.
Altro servirà per appianare la frattura tra famiglie innescata dall’addio della coppia agli impegni reali e dal loro trasferimento in America. Ma soprattutto dall’insopprimibile voglia dei due di lavare i panni sporchi in pubblico, noncuranti della prima lezione della corona inglese: «Never complain, never explain», non lamentarti, non spiegare.
Il convitato di pietra
All’incontro a Clarence House, infatti, a pesare è stata soprattutto un’assenza. L’erede al trono e primogenito William, infatti, non ha mai dato segno di volersi riappacificare col fratello. Secondo i soliti tabloid, a innescare la furia di William sarebbero stati gli aneddoti sul loro rapporto riportati da Harry nel suo libro, ma soprattutto le parole di critica nei confronti della moglie Kate e della sua presunta invidia per Meghan. Troppo per l’orgoglioso futuro re, soprattutto dopo che l’anno scorso Kate ha dovuto affrontare a sua volta le cure contro il cancro. I ben informati tra i commentatori sono convinti che William non abbia intenzione di perdonare il fratello e che, quando arriverà il suo turno sul trono, toglierà ai Sussex anche le ultime vestigia del ruolo che la famiglia ha scelto di abbandonare, pur continuando a utilizzarne i simboli (Meghan si firma duchessa di Sussex nella serie Netflix).
La vendetta, però, lascia sempre insoddisfatti e per questo Re Carlo spererebbe in una riconciliazione tra i figli, tanto più che da Montecito arrivano voci di un Harry sempre meno sereno nella sua vita americana e nostalgico della brumosa campagna inglese. Wishful thinking, un pio desiderio probabilmente. Tuttavia è un fatto che le iniziative individuali di Harry – a parte quelle che lo hanno visto protagonista della faida di famiglia – siano state di ben poco successo, a partire dalla sua già dimenticata serie Netflix, “Polo”.
L’ultimo evento prima di ripartire per gli States vedrà Harry occupato con il Diana Award, l’ente benefico intitolato alla madre scomparsa tragicamente nel 1997. Proprio la memoria della principessa del popolo era stata a lungo il collante tra fratelli, che però non hanno conservato più nemmeno questo in comune. Segno che forse una tazza di te insieme può bastare a scaldare il cuore di un padre, ma nemmeno il re può ordinare a due fratelli di tornare a parlarsi (e fidarsi).
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