Hunter Biden è stato giudicato colpevole di tutti i tre capi di imputazione federali relativi all'acquisto di una pistola nel 2018. Le accuse preparate dal procuratore speciale David Weiss sono incentrate sull’acquisto di un’arma da fuoco avvenuto nel 2018, quando era sotto la dipendenza di droghe.

Secondo le leggi del Delaware, dove è avvenuto l’acquisto, comprare armi quando si ha dipendenza da alcolici o da altre sostanze psicotrope è illegale. E quindi Hunter – il figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden – avrebbe mentito per ottenere la pistola dichiarando il falso nei moduli compilati.

Cosa succede ora

Biden jr. rischia fino a 25 anni di carcere e 750mila dollari di multa. Tuttavia, è probabile che la pena, che sarà decisa in una data successiva dalla giudice Maryellen Noreika, sarà di entità assai inferiore, essendo incensurato.

La data dell’udienza in cui verrà stabilita l’entità della pena non è ancora stata stabilita, ma si terrà entro 120 giorni. Con il rischio che il presidente degli Stati Uniti potrebbe conoscere l’esito della sentenza a carico del figlio a un mese dalle elezioni presidenziali di novembre, con il rischio che Trump cavalchi politicamente il caso. Il prossimo settembre si aprirà il secondo processo a carico di Hunter Biden, accusato di frode fiscale.

La reazione di Biden

«Accetterò l'esito» del procedimento penale e «continuerò a rispettare il processo giudiziario mentre mio figlio Hunter considera l'appello», ha affermato Joe Biden. «Sono il presidente ma sono anche un papà. Io e Jill ci saremo sempre per Hunter. Siamo orgogliosi di lui oggi», ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti.

Una seconda “prima volta” nel giro di pochi giorni

Dopo Donald Trump, primo presidente degli Stati Uniti a essere ritenuto colpevole di un reato penale, Hunter Biden diventa il primo figlio di un’inquilino della Casa Bianca ad avere problemi con la giustizia. Anche se ne avrebbe facoltà, Joe Biden ha annunciato che non gli concederà la grazia.

Il dibattimento del processo è durato appena dieci giorni. Biden jr. ha deciso di non testimoniare per evitare di compromettere la propria posizione. Tra i dieci testimoni chiamati dall’accusa, l’ex moglie Kathleen Buhle ha rievocato quando trovò il marito in casa mentre fumava crack. Ma ai fini della sentenza i giudici e la giuria popolare hanno ritenuto credibili i racconti di Hallie Olivere, vedova di Beau Biden e poi fidanzata del fratello, e della spogliarellista Zoe Kestan. Tutte concordi nel ritenere Hunter Biden dipendente da sostanze stupefacenti.

Tutto il dibattimento è ruotato attorno a una data – il 12 ottobre del 2018 – quando Biden jr. ha acquistato l’arma, negando al negoziante prima e all’Fbi poi di essere dipendente da droghe. Secondo la difesa, il figlio del presidente degli Stati Uniti era già sulla via della guarigione. Di parere opposto i giurati che hanno accolto la tesi dei procuratori.

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