Quello avvenuto in settimana è il terzo round di negoziati di pace per stabilizzare la tregua entrata in vigore il 19 ottobre grazie alle mediazioni del Qatar
I negoziati di pace fra Pakistan e Afghanistan che si sono tenuti nei giorni scorsi a Istanbul si sono conclusi senza alcun accordo. Le parti si sono accusate a vicenda per il fallimento dei negoziati, volti a mantenere il fragile cessate il fuoco in vigore dal 19 ottobre scorso grazie alle mediazioni del Qatar.
Le tensioni sono aumentate dopo che il governo talebano ha accusato Islamabad per alcune esplosioni avvenute a Kabul il 9 ottobre scorso. Da lì sono iniziati una serie di scontri lungo il confine che hanno causato decine di morti fino alla tregua raggiunta da Doha.
«Le richieste del Pakistan nei negoziati erano irragionevoli e i colloqui non potevano procedere, l'incontro è terminato e i colloqui sono per ora in una fase di stallo», ha detto il portavoce del governo afghano, Zabiullah Mujahid dopo i colloqui a Istanbul mediati da Turchia e ancora una volta il Qatar.
Quello avvenuto in settimana è il terzo round di negoziati di pace che puntano anche a rafforzare le relazioni diplomatiche tra i due paesi da quando i talebani hanno preso il potere nell’agosto del 2021.
Botta e risposta
Durante una conferenza stampa tenutasi sabato a Kandahar, nel sud dell'Afghanistan, Mujahid ha affermato che l'Afghanistan «non vuole l'insicurezza nella regione e entrare in guerra non è la nostra prima scelta», ma ha sottolineato che, «se scoppia la guerra, abbiamo il diritto di difenderci».
Il ministro della Difesa pakistano Khawaja Asif ha dichiarato il 7 novembre che «i colloqui sono terminati» e che la delegazione pakistana stava tornando a casa «senza alcun programma per futuri incontri». Ha aggiunto anche che il cessate il fuoco rimarrà in vigore fintanto che «non verrà violato dalla parte afghana».
Il Pakistan ha ripetutamente accusato i governanti talebani dell'Afghanistan di dare rifugio al Tehreek-e-Taliban Pakistan (Ttp), un gruppo militante responsabile di un'ondata di attacchi in Pakistan dal 2021.
Kabul nega le accuse, affermando che non permette che il proprio territorio venga utilizzato contro altri Paesi. Sebbene separato dai talebani al potere in Afghanistan, il Ttp è stretto alleato dei talebani.
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