Il primo ministro australiano di centro-sinistra, Anthony Albanese, ha ottenuto un secondo mandato con una vittoria schiacciante sull'opposizione, il cui leader di destra, Peter Dutton, non è riuscito a scrollarsi di dosso i paragoni con Donald Trump e ha finito per perdere persino il proprio seggio.

Il Partito Laburista di Albanese ha ottenuto una vittoria sorprendentemente comoda sabato, al termine di una campagna elettorale di cinque settimane dominata dall’aumento del costo della vita e dall’incertezza economica globale.

All’inizio dell’anno, i laburisti erano in difficoltà nei sondaggi, ma Dutton ha condotto una campagna definita da molti commentatori come una delle peggiori della storia politica australiana. L’ex detective di polizia non è riuscito a dissociarsi in modo chiaro da alcune retoriche e politiche simili a quelle di Trump.

Albanese, 62 anni, si è presentato come una guida stabile per condurre l’Australia in un periodo di turbolenze globali, aggravate dalla guerra commerciale voluta da Trump. Diventa così il primo primo ministro australiano a ottenere due mandati consecutivi dal 2004.

Con lo spoglio ancora in corso, il Partito Laburista è proiettato a superare abbondantemente i 76 seggi necessari alla Camera bassa per governare da solo. La situazione riflette in parte quella vista in Canada, dove anche lì il leader conservatore ha perso contro un partito di centro-sinistra inaspettatamente forte, in un clima elettorale influenzato negativamente dall’eredità politica di Trump.

Da Marco Rubio le prime congratulazioni degli Stati Uniti ad Anthony Albanese. «L'Australia è un'alleata preziosa, un partner e un'amica degli Stati Uniti» si legge in una dichiarazione diffusa dal Dipartimento di stato. 
«I nostri valori condivisi e le tradizioni democratiche sono le fondamenta di un'alleanza duratura e rapporti profondi tra le nostre popolazioni», prosegue la dichiarazione, con l'auspicio dichiarato di «rafforzare le relazioni con l'Australia per promuovere gli interessi comuni e promuovere libertà e stabilità nella regione dell'Indo-Pacifico e nel mondo».

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