L’intesa siglata dall’Unione europea con il presidente Kaïs Saied non sembra tenere conto della condizione in cui si trova il paese. Oggi un migrante che si trova in Tunisia ha solo due opzioni: restare in un paese che non lo vuole o fuggire verso l’Europa
Non c’è nulla da fare, a prescindere se il potere vada a destra o sinistra, se le scelte siano dettate da crisi economiche o da pandemie e altri tipi di crisi, l’Unione europea affronta la questione migratoria come fosse un popolo accerchiato da nemici da cui difendersi, sull’orlo di un’invasione epocale dagli effetti devastanti e secolari. A nulla valgono le statistiche di studiosi, esperti, organismi internazionali che smentiscono ormai da decenni, con i numeri, l’arrivo di orde africane (l



