I militari formati dagli occidentali hanno deciso da soli di scalzare un governo democraticamente eletto e sostenuto dai poteri europei. A oltre un mese dal golpe, la situazione è tutt’altro che stabile
Il golpe in Niger è frutto di un paradosso: gli stessi militari formati dagli occidentali decidono da soli (e sorprendentemente senza farsi scoprire dai loro formatori) di scalzare un governo democraticamente eletto e sostenuto dallo stesso occidente da cui prendono le distanze. C’è di più: a Niamey i militari avevano ricevuto particolari attenzioni sia sotto la presidenza di Mahamadou Issoufou (2011-2021) che sotto quella di Mohamed Bazoum da loro rovesciata, con cospicui aumenti di bilancio



