Dopo il sì per fermare le trivellazioni nella foresta, l’esecutivo ha fatto finta di nulla. Le urne sancivano che lasciare le risorse sotto terra dà più benefici che estrarle
Il 20 agosto 2023 il mondo intero aveva vinto un referendum importantissimo: simbolicamente e concretamente. In Ecuador, i cittadini erano stati chiamati a decidere se continuare o fermare l’estrazione di petrolio in una zona protetta del Parco nazionale Yasuní, nella Foresta amazzonica ecuadoriana. Era stato un referendum proposto dal basso, che aveva visto la luce grazie all’impegno, nei mesi (e anni) precedenti, di comunità indigene, attivisti ambientali e accademici riuniti nel collettivo YA



