Nella giornata di oggi, sabato 1° ottobre, in diverse città del Regno Unito famiglie e lavoratori scendono in piazza per dare fuoco alle loro bollette. Il gesto simbolico si inserisce in un’ondata di proteste per il costo della vita al quale si affianca un aumento dei prezzi unitari di gas ed elettricità.

La protesta

Secondo gli organizzatori si tratta delle più grandi proteste a livello nazionale contro una crisi economica. La situazione nel Regno Unito è precipitata questa settimana con il caos del mercato monetario, di cui sono responsabili in buona parte le politiche ultraliberiste annunciate dal governo di Liz Truss, improntate a un netto taglio delle tasse. 

Nel giorno in cui entra in vigore la misura che innalza da 1971 sterline a 2500 il tetto massimo annuale delle bollette energetiche per famiglia, i cittadini britannici, da Londra a Birmingham, espongono striscioni chiedendo, tra le altre cose, maggiori finanziamenti per il sistema sanitario.

Decine di migliaia di ferrovieri stanno prendendo parte a uno sciopero di massa che causerà pesanti interruzioni del trasporto. Gran parte del paese è priva di servizi ferroviari e solo l'11 percento degli orari regolari sarà rispettato.

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