- Martedì il nuovo primo ministro britannico andrà in Scozia per ricevere dalla Regina l’incarico di formare il nuovo governo. Dopo una lunghissima e soporifera campagna elettorale è ormai certo sarà lei a prendere il posto di Boris Johnson.
- Il “viaggio scozzese” non è il solo paradosso di questa lunga crisi politica. Un meccanismo cervellotico e forse anche anti-democratico indicherà il nuovo leader conservatore. In pratica, il nuovo primo ministro è stato scelto da un gruppo ristretto di elettori conservatori, principalmente bianchi e protestanti, concentrati territorialmente nel sud dell’Inghilterra e non nelle grandi città.
- Mentre il futuro governo, almeno sulla carta, sembra voler andare ancora più a destra, ancora più testardamente lontano dall’Europa, il paese invece va a sinistra.
Martedì 6 settembre il nuovo primo ministro britannico si dovrà recare in Scozia, dove la regina è in vacanza, per ricevere come prevede la prassi costituzionale l’incarico di formare il nuovo governo. Si tratta di un evento eccezionale. Normalmente il passaggio dei poteri fra il primo ministro uscente e il neo-eletto avviene a Buckingham Palace, a Londra. Ma la combinazione fra lo stato di salute della regina e la consuetudine della famiglia reale di trascorrere l’intera estate nel castello di



