Le commissioni per il Mercato interno e per le Libertà civili del parlamento europeo giovedì hanno respinto, con 58 voti a favore 36 contrari e 10 astenuti, l’utilizzo di sistemi di riconoscimento nei luoghi pubblici, resi possibili dall’Intelligenza artificiale. La richiesta di bloccare il provvedimento è stata fatta da Socialisti, Verdi e Liberali e sottoposta a un voto separato, per l’opposizione dei Popolari. 

Il senatore del Pd Filippo Sensi in un post su Twitter ha sottolineato la decisione del parlamento europeo a quello che ha definito il «Grande Fratello nella testa del ministro Piantedosi». 

Nuove regole per l’Ai

Gli eurodeputati hanno approvato una nuova proposta di legge che mira a rendere trasparente e a regolamentare l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale. L’Ai Act è passato con 84 voti a favore, 7 contrari e 12 astensioni; vieta la sorveglianza biometrica, i sistemi di polizia predittiva e per il riconoscimento delle emozioni. Tra i divieti voluti dai deputati rientrano anche l’utilizzo di sistemi di Intelligenza artificiale per influenzare gli elettori nelle campagne politiche.

Il nuovo regolamento prevede una supervisione umana su tali sistemi, affinché siano sicuri, trasparenti, tracciabili, non discriminatori e rispettosi dell'ambiente. I deputati chiedono un’uniformità tecnologica nell’Ai, per renderla compatibile con sistemi odierni e futuri. 

Prima che possano iniziare i negoziati con il Consiglio sulla forma finale della legge, è necessaria un’approvazione da parte di tutto il parlamento. È pertanto previsto un altro voto nella sessione del 12-15 giugno.

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