- Le preoccupazioni sull’invio degli armamenti alla resistenza ucraina nascono dal comprensibile timore di contribuire alla proliferazione di armamenti e di fomentare il prolungamento del conflitto. I timori sarebbero fondati se lo scenario fosse quello di una controversia fra due stati: ma lo scenario non è questo.
- L’obiettivo del Cremlino è trasformare il paese in un vassallo, come la Bielorussia, e negare l’ambizione, liberamente espressa dal popolo ucraino, di far parte dell’occidente.
- Questa operazione viola i principi della Costituzione italiana e dei trattati europei. Inviare armi all’Ucraina è giusto due volte, moralmente e politicamente.
La scelta del governo di inviare armamenti all’Ucraina per difendersi dall’aggressione russa sta creando malumori nel M5s e nella Lega, ma anche all’interno del Partito democratico, sebbene questi ultimi siano quasi invisibili all’esterno per via della decisione con cui il segretario Enrico Letta ha affrontato la questione. Le preoccupazioni nascono dal comprensibile timore di contribuire alla proliferazione di armamenti e di fomentare il prolungamento del conflitto. Sono remore condivisibi



