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Inviare armi all’Ucraina è un imperativo morale e una necessità politica

  • Le preoccupazioni sull’invio degli armamenti alla resistenza ucraina nascono dal comprensibile timore di contribuire alla proliferazione di armamenti e di fomentare il prolungamento del conflitto. I timori sarebbero fondati se lo scenario fosse quello di una controversia fra due stati: ma lo scenario non è questo.
  • L’obiettivo del Cremlino è trasformare il paese in un vassallo, come la Bielorussia, e negare l’ambizione, liberamente espressa dal popolo ucraino, di far parte dell’occidente.
  • Questa operazione viola i principi della Costituzione italiana e dei trattati europei. Inviare armi all’Ucraina è giusto due volte, moralmente e politicamente. 

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