«L'attacco israeliano non rimarrà senza risposta. La vendetta dell'Iran è inevitabile e Teheran deciderà come e quando effettuare l'operazione di rappresaglia».

Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane Mohammad Bagheri, citato dall'Irna. «Il recente attacco israeliano alla sede del consolato iraniano nella capitale siriana, Damasco, è una sorta di follia e rappresenta il suicidio del regime sionista» ha assicurato Bagheri, durante i funerali a Isfahan di uno dei due alti ufficiali uccisi, Mohmmad Reza Zahedi, comandante di un'unità d'élite dei Guardiani responsabile delle operazioni esterne dell'Iran.

Nel frattempo Israele ha recuperato il corpo di un ostaggio ucciso. Si tratta di di Elad Katzir (47 anni), rapito lo scorso 7 ottobre dalla Jihad islamica nel kibbutz di Nir Oz. È stato recuperato dall'esercito israeliano in un'operazione nella Striscia e riportato in Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che le spoglie di Katzir - «ucciso in cattività dalla Jihad islamica» - sono state recuperate dai soldati la scorsa notte a Khan Yunis, nel sud della Striscia, dopo essere state «localizzate sulla base di intelligence dell'Idf e dello Shin Bet». Katzir era stato rapito insieme alla madre Hanna, poi liberata lo scorso 24 novembre. Il padre Avraham è stato ucciso nel kibbutz.

È stata chiusa la sede dell'ambasciata israeliana a Roma in via Michele Mercati, nei pressi di Villa Borghese. Come in altre sedi diplomatiche di Tel Aviv, l'allarme è scattato in seguito alle notizie su possibili attacchi in seguito al raid al consolato iraniano a Damasco, nel quale sono morti alti funzionari di Teheran.

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