Hamas ha confermato l’uccisione di Saleh Arouri, vicecapo dell’ufficio politico dell’organizzazione, in un attacco israeliano nella capitale libanese. L’esplosione causata da un drone è avvenuta a Dahiyeh, sobborgo di Beirut che, secondo quanto afferma Bbc, ha un legame con Hezbollah, l’organizzazione libanese che sostiene Hamas. Secondo l’agenzia di stampa libanese Nna, nell’attacco sarebbero state uccise almeno altre cinque persone.

Arouri, riporta Associated Press, è stato tra i fondatori dell’ala militare di Hamas ed era membro dell’ufficio politico dal 2010. L’incarico di vice presidenza l’aveva invece assunto nel 2017, scrive il sito web Mapping Palestine Politics, che spiega il suo ruolo nella fase dei colloqui con Fatah, organizzazione politica e militare palestinese. Viveva da tempo in Libano dopo aver passato 15 anni nelle carceri israeliane.

«Gli omicidi compiuti da Israele contro i leader e i simboli del nostro popolo palestinese all’interno e all’esterno della Palestina non riusciranno a spezzare la volontà e la fermezza del nostro popolo o a minare la nostra resistenza», ha commentato Izzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico di Hamas, aggiungendo che l’omicidio del numero due «mostra ancora una volta il fallimento di Israele nel raggiungere i suoi obiettivi nella Striscia di Gaza». Lo riferisce la televisione libanese Al Manar. 

Sull’uccisione è intervenuto anche il premier libanese, Najib Mikati, condannando l’attacco che «punta a trascinare il Libano in una nuova fase della guerra». 

L’offensiva di Israele

Israele intanto ha riunito il gabinetto di guerra al ministero della Difesa di Tel Aviv. Dall’inizio dell’offensiva del 7 ottobre, in base ai dati del ministero della Salute di Gaza sono stati uccisi oltre 22mila persone a Gaza.

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