L’Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon) ha dichiarato che alcuni droni israeliani hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace delle Nazioni Unite, in quello che è stato definito «uno degli attacchi più gravi» contro il proprio personale dal cessate il fuoco di novembre. Una granata, ha spiegato l’agenzia, è caduta a meno di venti metri di distanza dal personale Onu.

Sul riconoscimento della Palestina, il presidente francese Macron si è scontrato con il ministro degli Esteri israeliano, secondo cui le dichiarazioni del primo minerebbero la stabilità della regione. Per Macron, le azioni di Israele non fermeranno il riconoscimento dello stato. Il premier spagnolo Pedro Sanchez, nel Regno Unito per un bilaterale con l’omologo britannico, in un’intervista al Guardian ha definito la risposta europea su Gaza «un fallimento assoluto».

PUNTI CHIAVE

14:34

Emirati: l'annessione della Cisgiordania compromette gli accordi di Abramo

10:30

Gaza, in 24 ore sei persone morte di fame

09:27

Sanchez: "La risposta dell'Europa su Gaza un fallimento"

17:09

Attacco a Unifil: "Non hanno aperto il fuoco in modo intenzionale"

Le Forze di difesa israeliane (Idf) "non hanno aperto il fuoco in modo intenzionale contro le forze Unifil" nel sud del Libano. E' quanto ha affermato oggi su X il portavoce in lingua araba delle Idf, Avichay Adraee, dopo che la missione Onu ha denunciato "uno degli attacchi più gravi al personale e alle risorse dell'Unifil" dall'accordo di cessate il fuoco dello scorso novembre tra Israele ed Hezbollah. Nelle nota diffusa oggi Unifil ha riferito di "quattro granate sganciate da droni israeliani" ieri, vicino ai caschi blu impegnati a liberare strade nel sud del Libano, sottolineando che l'esercito israeliano era stato informato dei lavori.

15:36

L'Eurocamera verso il voto della risoluzione su Gaza

La plenaria dell'Eurocamera, in programma la prossima settimana a Strasburgo, dovrebbe calendarizzare, per la prima volta dall'inizio delle operazioni militari dell'Idf, un voto su una risoluzione relativa alla situazione a Gaza. Lo apprende l'Ansa da fonti parlamentari. I principali gruppi della maggioranza Ue - Socialisti, Liberali e Popolari - avrebbero trovato un accordo su un titolo di massima che richiama la "crisi umanitaria", "il rilascio degli ostaggi" e l'obiettivo dei "due popoli e due Stati". L'accordo era mancato sino ad oggi: l'aula ha affrontato diversi dibattiti su Gaza senza però mai votare una risoluzione

14:34

Emirati: l'annessione della Cisgiordania compromette gli accordi di Abramo

L'assistente del ministro degli Esteri degli EMIRATI Arabi Uniti, Lana Nusseibeh, citato dalla Tv al Arabiya, ha definito il desiderio di Israele di annettere la Cisgiordania alla sua sovranità come una "linea rossa" per il suo Paese, sottolineando che tale azione comprometterebbe gravemente lo spirito degli Accordi di Abramo per la normalizzazione

13:08

Onu, 21mila bambini resi disabili a Gaza da inizio guerra

Dal 7 ottobre 2023, almeno 21mila bambini a Gaza sono diventati disabili, ha dichiarato oggi un comitato delle Nazioni Unite. Circa 40.500 bambini hanno subito "nuove ferite legate alla guerra" nei quasi due anni trascorsi dall'inizio del conflitto, e più della metà di loro è rimasta disabile, ha affermato il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

12:58

Quattro parlamentari italiani a bordo Global Flotilla

La portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza, nel corso della conferenza stampa al Senato promossa dal M5s, ha annunciato che "con noi partirà l'eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi e tre esponenti di altri due partiti, il deputato Arturo Scotto del Pd, l'europarlamentare del Pd Annalisa Corrado, il senatore del M5s Marco Croatti. Hanno deciso di mettere i loro corpi. Immaginate quanto questo sia importante". 

12:34

Emirati: "Gli insediamenti in Cisgiordania minano gli Accordi di Abramo"

Gli Emirati Arabi Uniti hanno avvertito Israele che qualsiasi piano di insediamento della Cisgiordania costituisce una "linea rossa" che andrebbe a minare lo spirito degli Accordi ai Abramo, i quali normalizzarono le relazioni tra i due paesi. Lo riporta Reuters. 

12:01

Proteste a Gerusalemme, un'auto data alle fiamme

Durante le manifestazioni a Gerusalemme per chiedere la liberazione degli ostaggi tenuti a Gaza, un'auto è stata data alle fiamme. Il leader dell'opposizione Yair Lapid ha commentato su X: "Condanno l'incendio dei veicoli a Gerusalemme, ma condanno ancor di più un governo che abbandona gli ostaggi a morire a Gaza". Il presidente della Knesset Amir Ohana ha reagito con toni duri, accusando la procuratrice generale Gali Baharav-Miara di "inerzia e applicazione selettiva della legge", sostenendo che così facendo "sta bruciando il paese".

11:30

Houthi: "Lanciati missili verso Tel Aviv in risposta al raid su Sana'a"

I miliziani yemeniti Houthi hanno dichiarato di aver lanciato oggi un attacco missilistico verso Tel Aviv come prima risposta alla ''aggressione di Israele'', ovvero ai raid aerei israeliani condotti su Sana'a, in Yemen. Il portavoce militare degli Houthi Yahya Saree ha spiegato che sono stati ''presi di mira obiettivi sensibili del nemico nella zona di Jaffa'' di Tel Aviv con ''due missili balistici".

11:26

Media: "L'Idf avanza verso il centro di Gaza City"

L'esercito israeliano si sarebbe addentrato ulteriormente nella città di Gaza con soldati e carri armati che si sono spinti fino a Sheikh Radwan, uno dei quartieri più grandi e affollati del centro urbano, scrive Reuters. Nelle ultime settimane, le forze israeliane sono avanzate attraverso la periferia esterna di Gaza City e ora si trovano a pochi chilometri dal centro città, nonostante gli appelli internazionali a fermare l'offensiva. I residenti di Gaza City sostengono che l'esercito ha distrutto case e accampamenti di tende che ospitavano palestinesi sfollati dopo quasi due anni di guerra.

10:30

Gaza, in 24 ore sei persone morte di fame

Il ministero della Salute di Gaza ha affermato che sei persone, tra cui un bambino, sono morte di "carestia e malnutrizione" nelle ultime 24 ore. Lo riporta Al Jazeera. Secondo il ministero, questo porta il numero totale di morti per fame a Gaza, dove Israele continua a limitare l'accesso agli aiuti, a 367, tra cui 131 bambini.

09:27

Sanchez: "La risposta dell'Europa su Gaza un fallimento"

La reazione dell'Europa alla guerra di Gaza è stata un "fallimento assoluto" e i doppi standard rispetto al sostegno offerto all'Ucraina rischiano di compromettere la credibilità internazionale dell'Occidente. Lo ha affermato il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, in un'intervista al Guardian, prima dell'incontro a Londra con il primo ministro Keir Starmer.

"Non è accettabile: se vogliamo aumentare la nostra credibilità in altre crisi, come quella in Ucraina, non possiamo continuare così", ha dichiarato Sanchez, primo leader europeo a parlare apertamente di "genocidio" a Gaza. Il capo del governo iberico ha chiesto all'Ue di fare di più, anche punendo finanziariamente Israele, e ha ricordato che Madrid ha spinto per sospendere il partenariato strategico tra Bruxelles e Tel Aviv. "Quello che stiamo vedendo a Gaza è forse uno degli episodi più oscuri delle relazioni internazionali del XXI secolo" ha detto.

Il premier socialista ha accolto con favore la decisione di altri paesi europei di seguire la Spagna nel riconoscere lo Stato di Palestina, ma ha denunciato le divisioni interne all'Ue su come influenzare Israele. Sanchez ha inoltre accusato l'amministrazione statunitense del presidente Donald Trump di voler smantellare l'ordine globale nato dopo la Seconda guerra mondiale: "L'architetto principale di quell'ordine, gli Stati Uniti, oggi lo stanno indebolendo". L'incontro con Starmer sarà il primo vertice bilaterale di rilievo tra Regno Unito e Spagna da oltre dieci anni, reso possibile dall'accordo sul futuro di Gibilterra che ha chiuso la disputa post-Brexit.

09:15

Media, un missile lanciato dallo Yemen verso Israele

Secondo quanto riporta il Times of Israel, citando l'esercito israeliano, le sirene sono risuonate per un missile lanciato dallo Yemen verso il territorio israeliano. 

09:00

Flottiglia per Gaza, attivisti in formazione a Tunisi

Si intensificano le attività preparatorie della Global Sumud Flotilla, l'iniziativa navale che punta a sfidare il blocco di Gaza e a consegnare aiuti umanitari.

Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa tunisina Tap, decine di partecipanti registrati in Tunisia stanno seguendo moduli di formazione prima della partenza, con focus su sicurezza in mare e gestione dei rischi. Fonti di stampa locali, citando dichiarazioni degli organizzatori, indicano circa 300 cittadini tunisini tra i partecipanti e oltre 6mila attivisti mobilitati complessivamente per la flotta.

Nelle ultime comunicazioni pubbliche la data indicativa di avvio dalla sponda tunisina era stata fissata per il 4 settembre, in parallelo con partenze previste in altre città del Mediterraneo ma il programma resta subordinato alle condizioni meteo e marittime e potrà subire aggiustamenti operativi. Gli organizzatori hanno segnalato nelle scorse ore possibili slittamenti nelle partenze per garantire standard di sicurezza, in ragione di venti sostenuti, con decisioni aggiornate riunione dopo riunione.

08:30

Gaza, in 24 ore uccisi almeno 105 palestinesi negli attacchi dell'Idf

L'offensiva militare israeliana su Gaza City continua senza sosta. Almeno 105 palestinesi sono stati uccisi in tutta la Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, secondo quanto scrive al Jazeera, mentre i raid israeliani hanno raso al suolo aree densamente popolate, in particolare il quartiere di al-Sabra, sotto attacco da giorni.

Almeno 32 delle vittime sono state colpite mentre cercavano aiuti. I palestinesi lottano per sopravvivere alla duplice minaccia di attacchi mirati e fame, con almeno 13 persone morte di stenti nelle ultime 24 ore, portando a 361 il bilancio delle vittime legate alla fame dall'inizio della guerra. Di queste, 83 sono state registrate da quando, il 22 agosto, un osservatorio globale sulla fame ha confermato lo stato di carestia a Gaza.

Due giornalisti, Rasmi Salem di al-Manara ed Eman al-Zamli, sono stati uccisi nei più recenti attacchi, portando a oltre 270 il numero totale dei reporter uccisi dal 7 ottobre 2023. 

08:00

Unifil, attacco israeliano in Libano contro i caschi blu

L'Unifil ha dichiarato che alcuni droni israeliani hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace, in quello che è stato definito "uno degli attacchi più gravi" contro il proprio personale dal cessate il fuoco di novembre. "Ieri mattina, alcuni droni delle Forze di Difesa Israeliane hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace dell'Unifil impegnate a rimuovere i blocchi stradali che impedivano l'accesso a una postazione delle Nazioni Unite", ha dichiarato la forza Onu, precisando che "una granata è caduta a meno di 20 metri di distanza dal personale e dai veicoli delle Nazioni Unite, mentre le altre tre sono cadute a circa 100 metri. I droni sono stati osservati mentre rientravano a sud della Linea Blu" scrive l'Unifil.

"Le Idf erano state informate in anticipo dei lavori di sgombero stradale in corso da parte dell'Unifil nella zona, a sud-est del villaggio di Marwahin. Per motivi di sicurezza, i lavori di ieri sono stati sospesi a causa dell'incidente. Qualsiasi azione che metta in pericolo le forze di pace e i loro beni, nonché qualsiasi interferenza con i compiti loro assegnati, è inaccettabile e costituisce una grave violazione della Risoluzione 1701 e del diritto internazionale. È responsabilità delle Forze di Difesa israeliane garantire la sicurezza e l'incolumità delle forze di pace che svolgono i compiti assegnati dal Consiglio di Sicurezza" si legge. 

 

07:45

Il ministro israeliano Saar: "Macron mina la stabilità della regione"

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha risposto alle critiche del presidente francese Emmanuel Macron riguardo al rifiuto Usa di concedere visti agli alti funzionari palestinesi per partecipare all'Assemblea generale dell'Onu. "Macron mina la stabilità della regione con le sue azioni e trascina il sistema regionale e internazionale verso passi unilaterali. Le sue azioni sono pericolose. Non porteranno né pace né sicurezza", ha scritto su X.

Per il ministro, il capo dell'Eliseo "non è indignato per l'incitamento selvaggio nel sistema educativo palestinese contro Israele e gli ebrei. Inoltre, non protesta contro i pagamenti dell'Anp ai terroristi e alle loro famiglie".

"Macron sta cercando di intervenire dall'esterno in un conflitto di cui non è parte, completamente slegato dalla realtà sul campo dopo il 7 ottobre", ha aggiunto. 

07:30

Macron, le azioni di Israele non fermeranno il riconoscimento della Palestina

Stiamo "lavorando per garantire che, il giorno dopo, Hamas venga disarmato ed escluso da qualsiasi governo di Gaza, che l'Autorità Nazionale Palestinese venga riformata e rafforzata e che la Striscia di Gaza venga completamente ricostruita. Nessuna offensiva, tentativo di annessione o spostamento forzato di popolazioni potrà vanificare lo slancio che abbiamo creato con il Principe ereditario, slancio a cui molti partner hanno già aderito". Lo ha scritto su X il presidente francese Emmanuel Macron, dopo una telefonata con Mohammed bin Salman, con il quale presiederà la Conferenza sulla soluzione dei due Stati a New York il prossimo 22 settembre. "Insieme, facciamo di questa Conferenza sulla Soluzione dei due Stati, un punto di svolta decisivo per la pace e la sicurezza per tutti nella regione", ha aggiunto. 

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