Il presidente americano, Joe Biden, ha annunciato che Israele sta perdendo il sostegno americano a causa del «bombardamento indiscriminato» nella Striscia di Gaza. La critica americana è arrivata in seguito all’approvazione della bozza della risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza in cui tra i 10 voti contrari continuano ad esserci anche gli Stati Uniti.

Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha risposto alle critiche americane. «Israele continuerà la guerra contro Hamas con o senza il sostegno internazionale», ha detto.

Martedì il Wall Street Journal ha rivelato che l’esercito israeliano avrebbe iniziato a pompare acqua di mare nei tunnel di Gaza con l’obiettivo di distruggere le infrastrutture sotterranea che l’organizzazione Hamas sta utilizzando da inizio conflitto. Il presidente Biden ha risposto ad alcune domande in merito alla notizia. 

«Ci sono affermazioni secondo cui non ci sono ostaggi in nessuno di questi tunnel, ma non lo so per certo», ha detto. Ha aggiunto: «So che, però, ogni morte civile è una tragedia assoluta, e Israele ha dichiarato la sua intenzione di far corrispondere le sue parole ai fatti»

Cessate il fuoco

L’Assemblea generale delle Nazioni unite ha adottato con 153 voti a favore una risoluzione non vincolante che chiede un cessate il fuoco umanitario immediato nella Striscia. L’approvazione è arrivata dopo il testo bocciato nel Consiglio di sicurezza a causa del veto degli Stati Uniti.

In seguito all’approvazione, l’ambasciatore palestinese presente in sede Onu lo ha definito «un giorno storico» aggiungendo: «È nostro dovere collettivo continuare su questa strada finché non vedremo la fine di questa aggressione contro il nostro popolo».

Mentre l’inviato israeliano si è opposto alla risoluzione. «Un cessate il fuoco serve solo a prolungare il regno del terrore di Hamas, quindi esorto tutti gli stati membri a votare contro questa risoluzione», ha detto. Tra i 23 paesi che si sono astenuti ci sono Italia e Germania.

EPA

Dalla Russia, invece, arriva la richiesta di una conferenza internazionale delle potenze mondiale con lo scopo di risolvere definitivamente il conflitto. «L’unico modo per risolvere questo problema per sempre, e per risolverlo in modo giusto, è organizzare una conferenza internazionale con tutti e cinque i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu», ha detto il ministro degli Esteri, Sergej Lavrov.

Il conflitto 

Nelle ultime 24 ore, sono stati effettuati 250 attacchi aerei a Gaza. «Attacchi precisi contro obiettivi e infrastrutture terroristiche in tutta la Striscia di Gaza», ha detto l’Idf confermando la notizia. I funzionari di Hamas hanno confermato che almeno 50 persone sono morte negli attacchi. 
Le truppe israeliane hanno anche pubblicato dei video che mostrano gli attacchi eseguitinel quartiere di Shejaiya di Gaza City. L’operazione ha provocato la morte di 9 soldati israeliano, lo ha dichiarato l’Idf. Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra, ha commentato il record di soldati morti in una sola giornata ricordando che è «un prezzo pesante, doloroso e difficile». 

L’operazione via terra a sud continua. La città di Khan Yunis è ormai deserta ma continua ad essere circondata dai carri armati israeliani. La Bbc ha detto: «La maggior parte delle persone è fuggita nella città di Rafah e nei quartieri occidentali di Khan Yunis». 

L’Onu ha confermato la presenza di migliaia di persone in cerca di rifugio a Rafah per sfuggire ai bombardamenti al sud. Filippo Grandi, Commissario dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, è intervenuto al Global Refugee Forum di Ginevra iniziato oggi. «Si ritiene che quasi due milioni di persone a Gaza siano fuggite dalle proprie case», ha detto. 
La situazione nella Striscia continua a peggiorare dopo le inondazioni causate dalla pioggia incessante da martedì notte. Sono previste ulteriori piogge per le prossimi giorni. 

Altri fronti

Non si sono fermati gli scontri sul confine con il Libano. Dopo l’allarme lanciato dalle sirene a Rosh Hanikra, sono apparsi i video che mostrano il fumo nero provocato dal lancio di razzi. L’Idf ha confermato che ha colpito siti di Hezbollah nel sud del Libano in risposta ai razzi ricevuti. 

Anche in Cisgiordania, nella città di Jenin, continua l’operazione militare in corso da più di 30 ore. Le truppe israeliane hanno confermato di aver arrestato centinaia di palestinesi, sequestrato armi, munizioni e altro equipaggiamento e distrutto fabbriche di esplosivi e pozzi sotterranei. 

Gli ostaggi 

Sostenitori e familiari degli ostaggi si sono allineati in una catena umana partendo dall’ufficio del primo ministro fino alla Knesset. L’obiettivo è fermare i membri della Knesset mentre si recano al parlamento per votare sul bilancio.

Già nella giornata di martedì, le famiglie degli ostaggi hanno ripreso a protestare contro il governo per richiedere il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas. 

Il presidente Joe Biden, ha incontrato alla Casa Bianca i familiari di americani tenuti in ostaggi da Hamas. 

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