Si sono udite numerose esplosioni nei pressi di Teheran, mentre Israele lancia nuove minacce ai residenti della capitale iraniana. Esplosioni anche nelle aree di Narmak, Lavizan e nei pressi del sito nucleare di Fordow. Negli ultimi attacchi iraniani, invece si contano nove persone uccise e oltre 90 ferite. Scoperta in Iran una base clandestina di costruzione di droni
Un’altra notte di intensi bombardamenti tra Israele e Iran. L’esercito dello stato ebraico ha colpito le aree di Narmak e Lavizan. Forti esplosioni si sono sentite anche nei pressi del sito nucleare di Fordow, dopo che nei giorni scorsi sono stati presi di mira quelli di Netanz e di Isfahan. L’Idf ha dichiarato, inoltre, di aver colpito i centri di comando a Teheran appartenenti alla Forza Quds dell'Iran, il braccio operativo estero del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche.
L’Iran, invece, ha lanciato una serie di missili che hanno colpito tra le altre cose anche il distretto centro di Israele. Per il momento si contano otto persone rimaste uccise e oltre 90 ferite.
Secondo i Pasdaran, nell'attacco notturno contro Israele è stato utilizzato un nuovo metodo che ha reso inefficaci i sistemi di difesa. «Una nuova ondata di attacchi delle Guardie Rivoluzionarie - ha dichiarato con un comunicato l'esercito del regime iraniano - ha permesso ai missili di colpire obiettivi con successo ed efficacia». Il Pakistan ha escluso una rappresaglia atomica in caso di attacco nucleare israeliano contro Teheran, smentendo le dichiarazioni fornite nei giorni scorsi da parte di alcuni vertici militari iraniani.
Nel frattempo per tutta la notte lunghe fila di automobili hanno tentato di lasciare Teheran per mettersi al sicuro. Molti dei residenti in fuga sono diretti verso le zone rurali del nord, vicino al Mar Caspio.
PUNTI CHIAVE
17:51
Colpita la televisione di stato iraniana da un attacco israeliano
15:51
Esplosioni segnalate a Teheran
07:58
Il Pakistan esclude rappresaglia atomica in caso di attacco nucleare israeliano contro Tehran
07:31
Idf: "Colpiti i centri di comando della Forza Quds a Teheran"
07:08
Trovato un sito clandestino di produzione di armi e droni a sud di Teheran
Colpita la televisione di stato iraniana da un attacco israeliano
L'edificio della televisione di stato della repubblica islamica dell'Iran e' stato colpito in un attacco israeliano. L'emittente statale iraniana, IRIB, si trova nell'area interessata dalla minaccia di evacuazione. Un filmato trasmesso dalla stessa emittente mostra la presentatrice in diretta mentre si sente una forte esplosione. Sahar Emami, conduttrice dell'Iranian Broadcasting System, è tornata alla diretta di Khabar Network, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Mehr. L'attacco è avvenuto dopo l'avvertimento di oggi del ministro della difesa israeliano Israel Katz, che ha dichiarato: "Il portavoce della propaganda e dell'incitamento iraniani è sul punto di scomparire. L'evacuazione dei residenti nelle vicinanze è iniziata".
Il ministro della Difesa israeliano ha confermato di aver attaccato l'emittente statale iraniana. In una dichiarazione, Israel Katz afferma che l'attacco è avvenuto dopo una "evacuazione su larga scala dei residenti locali", aggiungendo che Israele "colpirà il dittatore iraniano ovunque si trovi".
Trump non approva la bozza del G7 sulla crisi tra Iran e Israele
Il presidente degli Stati Uniti ha deciso di non approvare una dichiarazione congiunta in discussione al vertice G7 che si sta svolgendo in Canada. Il documento, ancora oggetto di trattative tra le delegazioni, contiene un appello a Iran e Israele affinché riducano la tensione e fa riferimento sia al diritto di Israele a difendersi, sia alla necessità che l’Iran non acquisisca armamenti nucleari. Le trattative diplomatiche sono ancora in corso, a ridosso dell’inizio ufficiale del summit, e una delle questioni più delicate riguarda proprio il linguaggio da adottare sulla crisi in Medio Oriente. In particolare, i rappresentanti europei tra cui Emmanuel Macron, Friedrich Merz e Keir Starmer, sono impegnati in un lavoro di mediazione per arrivare a una posizione comune sul conflitto tra Teheran e Tel Aviv.
Pressioni su Donald Trump da Teheran e dai membri del G7
Gli organizzatori della conferenza delle principali nazioni industrializzate intendono fare pressione sul presidente degli Stati Uniti sulla sua strategia per affrontare Israele e Iran, affermano funzionari di diverse delegazioni. Le controparti di Donald Trump del G7 speravano di rilasciare una dichiarazione congiunta. Da parte sua, Teheran ha chiesto a Qatar, Arabia Saudita e Oman di fare pressione sul tycoon affinché usi la sua influenza su Israele perché accetti un cessate il fuoco immediato con l'Iran. Secondo quanto riferito a Reuters da fonti iraniane e regionali, ciò avverrebbe in cambio della flessibilità di Teheran nei negoziati sul nucleare.
Esplosioni segnalate a Teheran
L'agenzia di stampa iraniana Fars riporta che un attacco israeliano ha preso di mira una base militare nella parte occidentale di Teheran. Nel frattempo, i media iraniani riportano anche esplosioni nelle zone orientali della capitale. Questo dopo che l'esercito israeliano ha minacciato alcune zone della capitale, diramando un "avviso urgente" che invita la popolazione ad abbandonare "immediatamente" il terzo distretto della città.
Mentre i funzionari iraniani continuano a esortare la popolazione a non farsi prendere dal panico in seguito agli attacchi israeliani, sono in aumento le code per il carburante e il traffico bloccato dalle persone che cercano di lasciare la capitale.
Il Pakistan chiude i valichi di frontiera con l'Iran
Il Pakistan ha chiuso tutti i suoi valichi di frontiera con il vicino Iran a tempo indeterminato, secondo quanto comunicato dai funzionari provinciali. "Sono stati sospesi i controlli di frontiera in tutti e cinque i distretti di Chaghi, Washuk, Panjgur, Kech e Gwadar", ha dichiarato all'AFP Qadir Bakhsh Pirkani, un alto funzionario della provincia del Belucistan, al confine con l'Iran. Attaul Munim, funzionario di uno dei valichi di frontiera nel distretto di Chaghi, ha detto che i valichi di frontiera in Iran "sono stati sospesi fino a nuovo avviso".
Netanyahu: "L'aeronautica militare israeliana controlla i cieli di Teheran"
Le autorità aeronautiche iraniane hanno dichiarato che le cancellazioni dei voli saranno estese fino alle 02:00 ora locale di martedì. "L'aeronautica militare israeliana controlla i cieli di Teheran. Stiamo colpendo obiettivi del regime, a differenza del regime criminale iraniano, che prende di mira i civili", ha dichiarato Netanyahu parlando alla base aerea di Tel Nof. Il primo ministro israeliano ha aggiunto: "Siamo sulla buona strada per raggiungere i nostri due obiettivi: eliminare la minaccia nucleare ed eliminare la minaccia missilistica".
Lo spazio aereo iraniano è chiuso ai voli commerciali già dalla scorsa settimana. Secondo quanto riportato dai media statali, l'esercito israeliano afferma di aver raggiunto il "pieno controllo aereo sopra Teheran", in quanto i jet israeliani utilizzano gli aerei iraniani per colpire obiettivi nel Paese.
Attacco israeliano danneggia un ospedale nell'Iran occidentale
Secondo quanto riportato dall'IRNA, intorno alle 9:00 ora locale di questa mattina, c'è stato un attacco a un ospedale nella città di Kermanshah, nell'Iran occidentale. Sono stati colpiti l'Ospedale e il Centro Medico Farabi, che ha subito gravi danni in diverse parti, e gli edifici circostanti.
Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, ha rilasciato dichiarazioni su X poche ore dopo il presunto attacco all’ospedale Farabi di Kermanshah.
L'Iran chiede a Francia, Regno Unito e Germania di fermare Israele
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha invitato Francia, Germania e Gran Bretagna a impegnarsi affinché Israele cessi gli attacchi contro il paese. La risposta europea ai raid israeliani è stata "insufficiente" e "inconsistente" dal punto di vista politico, ha aggiunto. Francia, Germania e Gran Bretagna - ovvero i Paesi europei firmatari dell'accordo sul nucleare iraniano del 2015 - "avrebbero dovuto condannare in modo netto" gli attacchi di Israele, soprattutto quelli contro "l'infrastruttura nucleare pacifica dell'Iran", ha affermato Baghaei. "Ci aspettiamo naturalmente che i Paesi europei si impegnino per porre fine all'aggressione... e condannino le azioni di questo regime contro gli impianti nucleari iraniani", ha sottolineato
Katz, non vogliamo colpire civili Teheran ma dovranno andarsene
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, afferma che Israele non intende colpire i civili iraniani a Teheran, se non sfollandoli, mentre le Forze di Difesa israeliane si preparano a condurre ulteriori attacchi nella capitale iraniana. Katz aveva precedentemente avvertito che i residenti di Teheran avrebbero "pagato il prezzo" per i missili iraniani che hanno colpito aree civili in Israele, uccidendo oltre 20 persone."Vorrei chiarire l'ovvio: non vi è alcuna intenzione di colpire fisicamente i residenti di Teheran, come il dittatore assassino fa con i cittadini di Israele", ha dichiarato Katz in una nota. "I residenti di Teheran saranno costretti a sostenere il costo della dittatura e a lasciare le loro case dalle aree in cui sarà necessario colpire obiettivi del regime e infrastrutture di sicurezza a Teheran", aggiunge
Idf: "Distrutti un terzo dei lanciatori di missili in Iran"
Lo riferisce il portavoce dell'Idf. Cinquanta caccia hanno identificato e distrutto centri di comando, magazzini con missili, colpito una squadra che stava per lanciare ordigni. Dall'inizio dell'operazione in Iran, ha detto il portavoce, più di 120 rampe di lancio missili sono stati messi fuori uso, un terzo del totale in possesso dell'Iran.
Teheran valuta il ritiro dal Trattato di non proliferazione nucleare
Il portavoce del ministero degli Esteri, Esmail Baghaei, ha fatto sapere che il parlamento iraniano sta pensando di varare una legge per ritirarsi dal Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), aggiungendo che Teheran rimane contraria allo sviluppo di armi nucleari. Il Tnp, che conta 190 membri, è stato firmato nel 1968 ed è entrato in vigore nel 1970, vieta ai firmatari, ad eccezione di Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia, di acquisire armi nucleari, in cambio della possibilità di perseguire programmi nucleari pacifici per la produzione di energia, sotto la supervisione dell'Onu. L'Iran si è gradualmente allontanato dai suoi obblighi previsti dall'accordo dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha abbandonato l'accordo sul nucleare iraniano nel 2018 e ha reintrodotto pesanti sanzioni che hanno gravemente danneggiato l'economia iraniana.
Israele: più di 24 persone uccise e 500 ferite da venerdì
Israele ha riferito che da venerdì 24 persone sono state uccise e più di 500 sono state ferite negli attacchi iraniani nei quali sono stati lanciati oltre 370 missili e centinaia di droni da parte di Teheran. In risposta, l'esercito israeliano ha dichiarato che alcuni caccia hanno colpito 10 centri di comando a Teheran appartenenti alla Forza Quds iraniana, corpo d'élite della Guardia Rivoluzionaria che conduce operazioni militari e di intelligence al di fuori dell'Iran
Nuove esplosioni a Kermanshah
Si registrano in queste ore una serie di esplosioni nella città di Kermanshah, nell'Iran occidentale. Lo riferisce la Tv al Arabiya. Le esplosioni fanno seguito ad un raid aereo israeliano. Dall'inizio della guerra con lo Stato ebraico, l'Iran ha lanciato 370 missili verso Israele.
Giustiziato in Iran un agente del Mossad
L'Iran ha giustiziato un uomo ritenuto colpevole di spionaggio per il Mossad, l'agenzia di intelligence israeliana. Lo riporta l'agenzia di stampa iraniana semiufficiale Fars. Si tratta della terza esecuzione nelle ultime settimane in Iran legata a un'attività di spionaggio per conto di Israele.
Il Pakistan esclude rappresaglia atomica in caso di attacco nucleare israeliano contro Tehran
Il ministro della Difesa del Pakistan, Khawaja Asif, ha escluso la possibilità di una rappresaglia nucleare contro Israele, nel caso in cui lo Stato ebraico faccia ricorso ad armi atomiche contro l'Iran. Islamabad ha smentito così le dichiarazioni del generale Mohsen Rezaei, comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica e membro del Consiglio di sicurezza nazionale iraniano, secondo cui il Pakistan sarebbe pronto a lanciare un attacco nucleare contro Israele in caso di impiego dell'arma atomica contro l'Iran. "Il Pakistan ci ha detto che se Israele ricorrerà alla bomba atomica contro l'Iran, allora anche il Pakistan attaccherà Israele con un'arma nucleare", aveva detto Rezaei alla tv di Stato iraniana. Il ministro della Difesa pachistano ha negato però con fermezza: "Da parte nostra non è stato assunto alcun impegno di questo genere", ha detto il ministro. Nelle scorse ore Islamabad ha invece riaffermato il proprio sostegno politico all'Iran, ribadendo la necessità di "unità tra le nazioni musulmane contro Israele". Lo scorso fine settimana il ministro della Difesa pachistano ha detto che "se i Paesi musulmani non si uniscono ora, ciascuno farà la fine di Iran e Palestina". Asif ha inoltre esortato i Paesi islamici ad interrompere i rapporti diplomatici con Israele e chiesto una riunione urgente dell'Organizzazione della cooperazione islamica per elaborare una strategia comune.
Pezeshkian richiama la popolazione all'unità nazionale
Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha esortato oggi la popolazione a mettere da parte le divergenze e ad unirsi contro Israele. "Ogni differenza, questione e problema esistente deve essere messa da parte oggi e dobbiamo opporci con forza a questa aggressione criminale e genocida con unità e coerenza", ha affermato Pezeshkian, in un discorso al Parlamento.
Israele allontana i giornalisti da Haifa
La polizia israeliana ha riferito di aver allontanato giornalisti dei media internazionali che hanno trasmesso in diretta l'impatto dei missili balistici lanciati dall'Iran nella zona di Haifa, dove si trovano una raffineria di petrolio, il porto e una base navale.
Idf: "Colpiti i centri di comando della Forza Quds a Teheran"
L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito i centri di comando a Teheran appartenenti alla Forza Quds dell'Iran, il braccio operativo estero del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche. L'aviazione israeliana ha "colpito centri di comando appartenenti alla Forza Quds dell'Irgc e alle forze armate iraniane, con precise indicazioni della Direzione dell'Intelligence (militare israeliana)", ha dichiarato un comunicato dell'esercito, specificando che gli obiettivi erano situati nella capitale iraniana
Due grattacieli colpiti a Gush Dan: oltre 100 feriti
Due grattacieli residenziali sono stati colpiti dai missili iraniani a Gush Dan, nell'area metropolitana di Tel Aviv. Lo riferisce Ynet. Oltre 100 persone sono rimaste ferite, tra loro c'è anche un bambino di dieci anni in gravi condizioni e un neonato. Uno dei missili è caduto vicino al complesso dell'ambasciata americana a Tel Aviv.
Von der Leyen chiede una soluzione negoziata con l'Iran
A margine del G7 la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ha riferito di aver parlato domenica con Netanyahu e di aver "ribadito l'impegno della Ue per la pace e la stabilità in Medio Oriente", "riconosciuto il diritto di Israele a difendersi e "sottolineato che l'Iran, principale fonte di instabilità nella regione non potrà avere mai armi nucleari". "Siamo preoccupati anche per il suo programma missilistico", ha aggiunto, sostenendo che "serve una soluzione durevole attraverso un negoziato"
Trovato un sito clandestino di produzione di armi e droni a sud di Teheran
Le forze di sicurezza iraniane hanno individuato un sito clandestino di produzione di droni a Shahr-e Rey, a sud di Teheran. Lo riporta su X Tasnim, l'agenzia di stampa semi-ufficiale dell'Iran, che aggiunge: "L'edificio di tre piani veniva utilizzato dagli agenti israeliani per assemblare e immagazzinare i droni destinati alle operazioni terroristiche. Le autorità hanno trovato anche bombe artigianali e oltre 200 chilogrammi di esplosivo".
Il bilancio del conflitto tra Israele e Iran
Secondo gli ultimi bilanci delle rispettive autorità nazionali, dal 13 giugno scorso sono state uccise almeno 224 persone in Iran e ferite 1.277. In Israele, invece, sono state uccise dagli attacchi di Teheran 17 persone.
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