Il conflitto tra Iran e Israele ha raggiunto nella notte un nuovo punto di rottura. Un missile balistico iraniano ha colpito direttamente l’ospedale Soroka di Beersheba, nel sud di Israele, causando gravi danni strutturali e la sospetta fuoriuscita di materiali pericolosi da uno dei piani superiori. I soccorsi sono in corso, con almeno 47 feriti già segnalati, tre dei quali in gravi condizioni. Il ministro della Salute israeliano ha parlato di «crimine di guerra» e di superamento della «linea rossa».

Poche ore prima, l’aviazione israeliana aveva colpito il reattore nucleare di Arak, già evacuato, secondo la tv di Stato iraniana. L’impianto, uno dei più sensibili del programma atomico di Teheran, si trova 250 chilometri a sud-ovest della capitale. Esplosioni sono state udite a Karaj e nella stessa Teheran. Le sirene hanno risuonato anche a Tel Aviv, Ramat Gan e Gerusalemme. Il bilancio è in aggiornamento, ma l’escalation appare irreversibile.

Nel frattempo, resta il dubbio sulle intenzioni di Trump, ancora incerto se scendere in campo in prima persona e in attesa di una mossa da parte del regime iraniano. 

PUNTI CHIAVE

12:00

Iran in colloquio domani a Ginevra con Francia, Gb e Germania

08:10

Attacco all'ospedale Soroka

07:55

Israele ha attaccato il reattore di Arak

19:36

Trump: "Deciderò se intervenire nelle prossime due settimane"

La Casa Bianca ha comunicato che il presidente americano ha intenzione di prendere una decisione sull'opportunità di intervenire nel conflitto nelle prossime due settimane. 

19:26

Netanyahu: "Tutto l'aiuto per colpire siti nucleari di Teheran è benvenuto"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di accogliere con favore “qualsiasi aiuto” per distruggere i siti nucleari iraniani, a quasi una settimana dall'inizio dei massicci raid aerei israeliani sulla Repubblica islamica. Israele è “in grado di colpire tutti gli impianti nucleari iraniani”, ma “ogni aiuto è ben accetto”, ha dichiarato Netanyahu all'emittente pubblica Kan, aggiungendo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump “farà ciò che è bene per gli Stati Uniti e io farò ciò che è bene per lo Stato di Israele”. Per Netanyahu Israele sta “cambiando il volto del mondo” con la sua guerra contro l'Iran. “Ho detto che stiamo cambiando il volto del Medio Oriente, e ora dico che stiamo cambiando il volto del mondo”.

L'Idf, ha spiegato il premier, ha distrutto “più della metà” dei lanciamissili iraniani dall'inizio della guerra contro la Repubblica islamica il 13 giugno, tanto che Israele "è in anticipo rispetto al programma che avevamo stabilito, sia in termini di tempistiche che di risultati". Per quanto riguarda la Striscia di Gaza, per Netanyahu "l'unica cosa che sta davvero ritardando la fine della guerra a Gaza sono gli ostaggi. La guerra con l'Iran favorirà il ritorno degli ostaggi, perche' Hamas fa affidamento sull'Iran".

18:58

Netanyahu: "Cambio di regime non è un obiettivo ma è un risultato possibile"

"La questione del cambio di regime o della sua caduta è prima di tutto una questione che riguarda il popolo iraniano. Non c'è sostituto per questo. Ed è per questo che non l'ho presentato come un obiettivo. Potrebbe essere un risultato, ma non è un nostro obiettivo dichiarato". Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un'intervista all'emittente pubblica israeliana Kan.

18:39

Trump starebbe valutando il bombardamento della base di Fordow

Il presidente americano è stato informato di rischi e benefici del bombardamento della centrale nucleare iraniana di Fordow e sarebbe dell'opinione che sia necessario procedere. Fordow è il sito nucleare meglio protetto dell'Iran e c'è il rischio che lì vengano prodotte in un periodo di tempo relativamente breve armi nucleari: per questo, Trump "crede che non ci sia molta scelta", ha spiegato una fonte alla Cbs. "Finire il lavoro significa distruggere Fordow".

18:33

Israele: "Ci aspettiamo che Washington decina entro 24-48 ore"

Israele si aspetta ancora che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si unisca agli attacchi contro l'Iran. "L'aspettativa è che si uniscano, ma nessuno li sta forzando", ha detto. "Devono prendere la loro decisione in autonomia. Lo sapremo nelle prossime 24-48 ore". Le forze armate statunitensi hanno avviato una serie di misure precauzionali per proteggere mezzi e personale dispiegati in Medio Oriente, mentre sale la tensione tra Israele e Iran. Secondo quanto riferito dalla CNN, tutti gli aerei non stazionati nella base di Al-Udeid, in Qatar, sono stati evacuati nei giorni scorsi e trasferiti in altre località. La mossa è legata al rischio di possibili ritorsioni da parte di Teheran, nel caso in cui Washington decida di affiancare Israele in un attacco ai siti nucleari iraniani. Immagini satellitari risalenti a oggi mostrano le piste della base quasi vuote. Anche le navi della Marina americana di stanza presso la base navale nel Regno del Bahrain hanno lasciato il porto, secondo quanto confermato da due funzionari della Difesa.

18:14

Alert Stati Uniti, "essere americani può portare all'arresto"

Il dipartimento di Stato americano ha emesso un nuovo alert rivolto ai cittadini americani che si trovano in Iran e in Israele. Nel primo, il governo Usa avverte che i cittadini con passaporto americano sono "a rischio di essere interrogati, arrestati e detenuti in Iran". "Mostrare un passaporto Usa - si legge nell'avviso - può essere sufficiente perché le autorità iraniane detengano qualcuno". Per quanto riguarda Israele, l'ambasciata Usa ha ordinato a dipendenti del governo e le loro famiglie che si trovano in Israele, Gaza e Cisgiordania di "continuare a restare al riparo fino a nuovi aggiornamenti". Il governo ha spiegato di essere al lavoro per favorire la partenza da Israele di cittadini americani.

17:29

Incontro alla Casa Bianca tra Rubio, Lammy e Witkoff

L'inviato speciale statunitense Steve Witkoff dovrebbe partecipare all'incontro tra il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario degli Esteri britannico David Lammy alla Casa Bianca in programma oggi. L'incontro, originariamente previsto per la scorsa settimana, si svolge nel contesto dell'escalation del conflitto tra Israele e Iran e mentre il presidente Donald Trump valuta un coinvolgimento militare degli Stati Uniti. Lammy dovrebbe recarsi dagli Stati Uniti a Ginevra domani per un incontro tra il ministro degli Esteri iraniano e i ministri degli Esteri britannico, francese, tedesco e l'alto rappresentante Ue, Kaja Kallas.

17:16

Tajani: "Tra poco parlerà con il ministro degli Esteri iraniano"

"La situazione è abbastanza intricata. Tra poco dovrò andare a parlare con il ministro degli Esteri dell'IRAN". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

16:29

Iran, capo di stato maggiore: "Attaccheremo ogni obiettivo che appartiene a Israele"

Il maggiore generale Abdolrahim Mousavi, capo di Stato Maggiore dell'Iran, ha minacciato ulteriori attacchi contro Israele: "Con l'aiuto di Dio, attaccheremo costantemente qualsiasi obiettivo appartenga al regime sionista invasore e non vediamo alcun limite davanti a noi", ha dichiarato Mousavi durante una visita a una delle basi della Forza aerospaziale dei Guardiani della Rivoluzione. Intanto, la polizia iraniana ha annunciato l'arresto di 24 persone accusate di spionaggio a favore di Israele e di voler danneggiare l'immagine del paese,

15:39

L'Iran minaccia la chiusura dello Stretto di Hormuz

Teheran sta prendendo in considerazione la chiusura dello Stretto di Hormuz come rappresaglia per l'attacco all'Iran. 

15:16

Netanyahu: "Senza il sostegno iraniano il sistema di alleanze di Hamas crollerà"

Eliminando il sostegno dell'Iran, il sistema delle alleanze del movimento islamista palestinese Hamas crollerà e questo aiuterà a riportare a casa gli ostaggi che si trovano ancora nella Striscia di Gaza secondo il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Il premier è andato in visita all'esterno dell'ospedale Soroka, situato a Be'er Sheva, colpito nelle scorse ore dall'Iran. "Non distolgo mai l'attenzione dagli ostaggi. Il mio impegno è riportarli tutti a casa, sia i vivi che i morti, fino all'ultimo. Anche in questi momenti sono in corso azioni per raggiungere questo obiettivo. Completeremo tutti gli obiettivi della guerra", ha detto il premier israeliano.

15:15

Khamenei: "Se gli Usa entrano in scena è un segno di debolezza di Israele"

Per la guida suprema Ali Khamenei, "il fatto stesso che gli amici americani del regime sionista siano entrati in scena e stiano dicendo queste cose è un segno della debolezza e dell'incapacità di quel regime". Lo ha scritto su X esortando la Repubblica islamica a "continuare con forza". In mattinata l'Iran ha sferrato un grave attacco sulla parte meridionale di Israele: uno dei missili iraniani era "un missile in grado di disperdere piccole munizioni che si propagano su un'area relativamente ampia", la cosiddetta bomba a grappolo, ha fatto sapere il comando del fronte interno. E ha avvertito: "Alcune delle munizioni potrebbero rimanere a terra e non esplodere. Non toccate gli oggetti caduti o sospetti: chiamate immediatamente i soccorsi".

15:11

Netanyahu: "Eliminare Khamenei? Nessuno è immune"

 "Nessuno è immune. Tutte le opzioni sono aperte" ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu visitando il centro medico Soroka colpito da un missile iraniano. La decisione sulla possibilità che gli Stati Uniti partecipino agli attacchi contro l'Iran "dipende da loro. Trump conosce il gioco. Quando Trump dice che l'Iran non avrà mai armi nucleari, è una posizione chiara. Il rapporto con Trump e con gli Stati Uniti è eccellente".

14:26

Abbattuto un drone "da est" dall'esercito israeliano

L'esercito ha dichiarato di aver intercettato il drone sopra la Valle del Giordano. La segnalazione è arrivata poco dopo il suono delle sirene nella zona, secondo quanto riportato dal media israeliano Arutz Sheva.

La portavoce dell'esercito israeliano, Effie Defrin, ha dichiarato in una nota che Israele ha colpito "centinaia" di lanciamissili terra-terra in Iran, rendendoli inutilizzabili. Ha poi aggiunto che l'Iran "ha ancora la capacità di lanciare missili come ha fatto questa mattina" e ha sottolineato che "il comportamento civile è la principale difesa e salva vite umane".

13:17

Katz: «Khamenei non può continuare a esistere»

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che la Guida suprema iraniana Ali Khamenei «non può essere autorizzato a continuare a esistere». Intervenendo da Holon, colpita stamattina da un missile iraniano, Katz ha affermato che Khamenei vuole apertamente «la distruzione di Israele» e va fermato.

13:06

Mosca: «Un intervento Usa sarebbe un passo pericoloso»

La Russia ha messo in guardia contro un eventuale intervento diretto degli Stati Uniti nella guerra tra Israele e Iran. «Sarebbe un passo pericoloso, con conseguenze negative imprevedibili», ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Le parole arrivano mentre Washington valuta una possibile entrata nel conflitto.

13:06

Xi: «Tutte le parti cessino le ostilità, soprattutto Israele»

Il presidente cinese Xi Jinping ha esortato «tutti i Paesi coinvolti nel conflitto, in particolare Israele, a cessare le ostilità il prima possibile». In una conversazione con Vladimir Putin, Xi ha ribadito che «il dialogo e il negoziato restano la via d’uscita fondamentale» e che la comunità internazionale deve impegnarsi per raffreddare la tensione. La Cina, ha aggiunto, è pronta a «migliorare il coordinamento con tutti gli attori» per svolgere un «ruolo costruttivo» nella regione. Xi ha infine chiesto «il rigoroso rispetto del diritto internazionale e la protezione dei civili».

12:00

Iran in colloquio domani a Ginevra con Francia, Gb e Germania

Il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi, ha dichiarato che l’Iran terrà colloqui diplomatici con i ministri degli esteri di Francia, Germania e Regno Unito, insieme all’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri. L’incontro è previsto per domani a Ginevra, e sarà volto a riaprire il dialogo sul programma nucleare iraniano.

11:39


L’Aiea: nessun rischio radiologico dopo l’attacco ad Arak

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha confermato che il reattore ad acqua pesante di Khondab, noto come impianto di Arak, è stato colpito da un attacco. Tuttavia, la struttura non era operativa e non conteneva materiale nucleare, quindi – precisa l’agenzia in un post su X – «non ci sono effetti radiologici». L’Aiea ha aggiunto di non avere informazioni che indichino un eventuale danneggiamento dell’impianto di produzione dell’acqua pesante collegato al sito.

 

10:35

Ong Hrana: in Iran quasi 650 morti

E' di almeno 639 morti certificati e 1.329 feriti il bilancio indicativo delle vittime dei raid condotti da Israele contro l'Iran dal 14 giugno aggiornato oggi da Human Rights Activists News Agency (Hrana), organizzazione non governativa indipendente iraniana che si occupa di diritti umani. L'ong stima che in maggioranza si tratti di civili. Gli attacchi israeliani hanno riguardato in totale 21 province. 

10:32

Araghchi: "Se gli Stati Uniti intervengono, daremo una lezione"

"L'Iran farà pentire gli aggressori del loro grave errore" e che "tutte le opzioni sul tavolo". Il suo vice, Kazem Gharibabadi, ha aggiunto che "se gli Stati Uniti intervengono attivamente a favore di Israele, l'Iran dovrà usare i suoi strumenti per dare una lezione agli aggressori e proteggere la propria sicurezza e i propri interessi nazionali. Per i nostri decisori militari, tutte le opzioni sono sul tavolo".

10:05

Gaza, morte 15 persone vicino al centro aiuti

L'esercito israeliano ha ucciso 15 persone che si erano radunate vicino a un sito di distribuzione di aiuti umanitari nel centro di Gaza. Lo ha reso noto l'agenzia di difesa civile di Gaza, gestita da Hamas. L'agenzia ha affermato che altre tre persone sono state uccise dai bombardamenti vicino a Gaza City.

09:20

Katz: "Ho dato ordine di intensificare gli attacchi sull'Iran"

L'esercito israeliano ha dato ordine di intensificare gli attacchi contro gli obiettivi in Iran. Lo ha sottolineato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz: "Il codardo dittatore iraniano si nasconde nel suo bunker fortificato e spara colpi mirati contro ospedali ed edifici residenziali in Israele" ha detto. "Si tratta di crimini di guerra della massima gravità e (l'ayatollah) Khamenei sarà ritenuto responsabile dei suoi crimini".

"Il primo ministro e io abbiamo dato istruzioni all'esercito israeliano di aumentare l'intensità degli attacchi contro obiettivi strategici in Iran e contro obiettivi governativi a Teheran, al fine di eliminare le minacce allo stato di Israele e indebolire il regime degli ayatollah", ha aggiunto.

08:50

Media: l'obiettivo degli attacchi iraniani era la sede dell'intelligence

L'agenzia di stampa della Repubblica Islamica Irna ha affermato su Telegram che gli "obiettivi principali" dell'attacco missilistico di questa mattina contro Israele "erano il grande quartier generale del Comando e Intelligence dell'esercito israeliano (IDF C4I) e il campo di intelligence militare nel Parco Tecnologico di Gav-Yam". Queste strutture, ha sottolineato l'agenzia, si trovano accanto all'ospedale Soroka di Beer Sheva, aggiungendo che "l'infrastruttura militare era un obiettivo preciso e diretto".

08:16

Putin: "Teheran non ha chiesto il nostro aiuto"

Vladimir Putin ha affermato che l'Iran, principale alleato della Russia in Medio Oriente, non ha chiesto assistenza militare a Mosca, a quasi una settimana dall'inizio di un conflitto senza precedenti tra Israele e Iran. “I nostri amici iraniani non ci hanno chiesto questo”, ha dichiarato il presidente russo, durante uno scambio con i rappresentanti delle agenzie di stampa straniere a San Pietroburgo.

08:10

Attacco all'ospedale Soroka

Il Soroka Medical Center di Beersheba ha affermato che l'attacco missilistico iraniano di questa mattina ha danneggiato l'ospedale in diverse aree, compresi danni significativi al vecchio edificio chirurgico. Si tratta di una delle conseguenze del lancio di circa 30 missili balistici contro Israele. Il pronto soccorso sta attualmente curando diverse ferite lievi. I soldati del Comando del Fronte Interno stanno ispezionando tutti gli edifici. L'ospedale è chiuso per tutte le attività, tranne che per le emergenze. Eli Bin, responsabile del servizio ambulanze Magen David Adom, ha spiegato ai media che un piano dell'ospedale di Soroka colpito era stato evacuato solo ieri. "Molte vite sono state salvate", ha affermato Bin.

Dopo la visita all'ospedale, secondo quanto riportato da Ynet News, Netanyahu ha dichiarato: "L'intero popolo israeliano sta pagando un prezzo. Stiamo attraversando un blitz, e lo stiamo attraversando in modo sorprendente".

07:55

Israele ha attaccato il reattore di Arak

L'Iran ha accusato Israele di aver attaccato il reattore nucleare ad acqua pesante di Arak, parte di un impianto situato circa 250 chilometri a sud-ovest di Teheran. Secondo l'ente radiotelevisivo pubblico iraniano "Irib", due missili hanno colpito la struttura intorno alle 6 di stamattina. L'attacco non avrebbe causato danni gravi né perdite di radiazioni. Poco prima, le forze armate israeliane aveva lanciato un avviso di evacuazione alla popolazione dell'area. Il reattore di Arak era uno dei punti centrali dell'accordo nucleare del 2015, poiché l'acqua pesante può essere impiegata per l'arricchimento di plutonio a uso bellico. L'intesa prevedeva la riconversione dell'impianto a fini di ricerca. Dopo il ritiro degli Stati Uniti dall'accordo, Teheran ha però violato alcuni obblighi e impedito il monitoraggio del sito da parte dell'Aiea. L'attacco segue di una settimana quello israeliano contro altri tre siti nucleari iraniani - Natanz, Isfahan e Fordow - e contro diversi scienziati di spicco del programma nucleare iraniano.

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