- Il movimento, nato nel 1954 dall’intuizione di don Luigi Giussani, non è più guidato dal suo erede, il sacerdote spagnolo Julián Carrón.
- Il leader del movimento si è dimesso anticipando i tempi del decreto della Santa sede, che contesta il personalismo dell’erede di don Giussani.
- Il 25 settembre il Vaticano ha pubblicato il decreto di commissariamento, nominando un delegato speciale secondo la volontà della Sede apostolica. Il decreto ha carattere disciplinare: riguarda, cioè, la disciplina del movimento, non ne intacca il carisma.
Prendendo a prestito le parole pronunciate di recente dal cardinale ciellino Angelo Scola per il suo 80esimo compleanno, il futuro di Comunione e liberazione è un «misto di gioia e dolore». Il movimento, nato nel 1954 dall’intuizione di don Luigi Giussani da ieri non è più guidato dal suo erede, il sacerdote spagnolo Julián Carrón. Con una breve lettera ha abdicato a un mandato lungo 16 anni «per favorire che il cambiamento della guida a cui siamo chiamati dal Santo Padre si svolga con la lib



