Tra domenica e lunedì, la capitale ucraina è stata bersaglio del più intenso attacco aereo dall’inizio del conflitto. L’aviazione russa ha lanciato quasi cento missili e droni contro Kiev, alcuni nella mattina di lunedì, quando un insolito allarme aereo mattutino ha spedito decine di migliaia di persona nella metropolitana e negli altri rifugi. Le forze armate dicono che quasi tutti i proiettili sono stati inercettati, mentre l’amministrazione comunale parla di un ferito nel bombardamento.

Non tutti gli attacchi sono andati a vuoto, però. L’Ukrainskya Pravda, il principale giornale online del paese, riporta un raro attacco di successo contro una base aerea nell’Ucraina occidentale nel quale cinque aerei sarebbero stati danneggiati sulla pista di decollo.

La capitale Kiev rimane comunque uno dei principali bersagli dell’aviazione russa fin dallo scorso ottobre. Dopo un periodo di pausa nei primi mesi dell’anno, i bombardamenti sono ricominciati con intensità nel mese di maggio. Quello di questa mattina è stato il 16esimo attacco contro la capitale dall’inizio del mese.

Secondo le forze armate ucraine, l’Ucraina nelle ultime 24 ore ha lanciato almeno 40 missili da crociera e 35 droni kamikaze. Durante l’attacco di lunedì mattin, pochissimi minuti sono passati tra il suono dell’allarme aereo e lo scoppio dei primi missili. Secondo gli esperti, sarebbe un segnale che l’aviazione russa ha impiegato missili balistici lanciati dalla Bielorussia. Il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valerii Zaluzhnyi, dice che almeno 11 missili di tipo Iskander sono stati lanciati contro la capitale e intercettati.

Un’ipotesi che circola molto è che la Russia stia cercando in ogni modo di esaurire le munizioni a disposizione delle difese aeree ucraine, così da “aprire” i cieli dell’Ucraina e consentire alla sua aviazione di intervenire contro la controffensiva attesa in questi giorni.

© Riproduzione riservata