Mentre in Spagna Sánchez trova l’accordo con i catalani, lo scandalo portoghese e la rottura con il premier albanese complicano ancora la vita della sinistra europea
Non c’è immagine che renda meglio lo psicodramma dei socialisti europei di quella restituita dalla penisola iberica: in Spagna, il trionfo del premier Pedro Sànchez, fresco di accordo con i separatisti catalani che gli consentirà di restare alla Moncloa per un altro mandato. In Portogallo, le dimissioni del primo ministro Antonio Costa, arrivate come un fulmine a ciel sereno a seguito di uno scandalo di corruzione che ha travolto il suo entourage. È un’immagine emblematica del punto in cui



