La politica del regime formalmente non cambia: «Fare affidamento su forze esterne non porterà a nulla». Ma se gli “indipendentisti” vinceranno le elezioni Pechino non attaccherà, per tutelare le relazioni con gli Usa
Nel suo discorso tivù di fine anno Xi Jinping ha ribadito la linea: «La riunificazione della madrepatria è una certezza storica», ha affermato il presidente cinese. Per raggiungere questo traguardo, dopo il passaggio alla Repubblica popolare cinese di Hong Kong dal Regno Unito (nel 1997) e di Macao dal Portogallo (nel 1999), manca soltanto Taiwan. Dove però gli elettori sono pronti, con le presidenziali e politiche del 13 gennaio, a bocciare la prospettiva della “riunificazione” promossa da Pech


