Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si recherà oggi in Francia per incontrare la sua omologa francese Catherine Colonna. Al centro dell’incontro i respingimenti dei migranti per mano degli agenti francesi lungo la frontiera con l’Italia.

«Dirò alla ministra che l’atteggiamento a Ventimiglia non va bene», ha annunciato il ministro intervenendo a “In Mezz’ora” su Rai3. In settimana il capo della Farnesina andrà in Germania per incontrare l’omologa tedesca Annalena Baerbock.

«Cercherò di capire di più su questa decisione di finanziare le Ong in Italia, per capire perché facciano così – ha detto Tajani – Il problema deve essere affrontato in maniera solidale. La frontiera del sud siamo noi, ci sono ancora tentativi di arrivi alla frontiera orientale, dalla rotta balcanica, e da quei paesi c’è comunque volontà di collaborare».

Per governare il fenomeno migratorio secondo il capo della Farnesina servono ingenti investimenti in Africa e un intervento delle Nazioni unite. Serve una strategia «più ampia del piano Mattei, che è la parte italiana ma non è sufficiente: ho sempre trovato grande attenzione di avere più Italia in Africa, ma serve un’azione europea, e una maggiore attenzione da parte degli Stati Uniti e di organizzazioni come le Nazioni unite», ha aggiunto. «Chiederemo di avere delle aziende miste africane e italiane per l'estrazione di materie prime per trasformarle in Africa con personale africano, per poi esportarle».

Sul primo anno di governo Tajani ha detto: «Si può fare sempre di più, i voti li danno gli elettori e io non posso giudicarmi. Si può sempre fare di più, ma errori non credo siano stati commessi».

 

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