La violenza politica negli Stati Uniti si manifesta in forme sempre nuove, ma quello che rimane uguale in ogni episodio è la feroce battaglia retorica sull’incitamento all’azione, cioè sulle presunte responsabilità morali dell’accaduto. Che l’assegnazione della colpa non si debba limitare all’attentatore, ma vada distribuita a chi gli ha messo in testa idee omicide, è una delle rarissime questioni su cui domina un consenso bipartisan. L’identità della vittima di turno cambia soltanto il segno po
La retorica vittimista che alimenta il ciclo senza fine della violenza

14 luglio 2024 • 17:00Aggiornato, 15 luglio 2024 • 16:07


