Il candidato repubblicano era diventato negli anni un idolo degli antiabortisti che inizialmente lo guardavano con diffidenza. Ora le posizioni troppo radicali rischiano di danneggiare i repubblicani
C’è stato un tempo in cui a Donald Trump serviva avere nel ticket presidenziale un antiabortista di ferro come l’allora governatore dell’Indiana, Mike Pence, per dissipare i dubbi su di lui. Agli occhi di alcuni elettori repubblicani sembrava ancora un liberal newyorchese sotto mentite spoglie. Dopo essere diventato poi l’alfiere del mondo evangelico conservatore anche per le sue affermazioni pubbliche sul tema, da qualche settimana assistiamo a una clamorosa retromarcia. Durante il quadriennio



