Il ministero della Difesa russo ha annunciato oggi un cambio della guardia ai vertici della guerra in Ucraina. Il capo di stato maggiore Valery Gerasimov subentrerà a Sergey Surovikin nel ruolo di comandante in capo di quella che il Cremlino chiama “operazione militare speciale”. Surovikin, che ricopriva l’incarico da circa tre mesi, diventerà vice comandante, insieme ai generali Oleg Salyukov e Alexey Kim.

Il ministero della Difesa russo ha spiegato la decisione con la «crescente complessità» dei compiti svolti dal comandante dell’operazione e la necessità di ottenere «una più stretta coordinazione tra i vari rami delle forze armate». Nel frattempo gli analisti si interrogano sulle ragioni della decisione.

Surovikin era stato nominato a capo dell’operazione militare speciale lo scorso 8 ottobre, dopo che per sette mesi l’invasione si era svolta senza un comando militare unificato. Fino a quel momento, Surovikin aveva comandato il fronte sud, quello che aveva ottenuto i maggiori successi nell’invasione iniziale.

Considerato un militare della vecchia scuola, dai metodi decisi e brutali, Surovikin è stato comandante in capo delle forze aerospaziali russe e ha guidato l’operazione militare in Siria a cui viene attribuito il salvataggio del regime di Bashar al Assad. 

La sua nomina a capo delle operazioni militari in Ucraina era stata accolta favorevolmente dai numerosi critici del ministero della Difesa, come Evgenij Prigožin, finanziatore della compagnia militare semi-privata Wagner e impegnato in una campagna mediatica per aumentare la sua influenza politica.

Gerasimov, che ricopre anche il ruolo di capo di stato maggiore delle forze armate, è considerato un alleato del ministro della Difesa Sergei Shoigu e la scelta di affidargli il comando delle operazioni potrebbe essere considerata un modo di emarginare Surovikin, un potenziale rivale per il ruolo di capo di stato maggiore occupato da Gerasimov, che quello di ministro della Difesa.

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