Sotto il peso delle divisioni etniche e religiose è fallito il tentativo di formare un nuovo governo in Libano. Ma la tendenza è generale: il mondo globalizzato, davanti a caos e violenze, si ripiega nelle sue divisioni e solidarietà primarie
- Il presidente francese Emmanuel Macron ha accusato i leader libanesi di aver tradito gli impegni presi. È fallito infatti il tentativo di formare il nuovo governo, nonostante gli sforzi di mediazione francesi.
- Il premier libanese incaricato Adeeb ha fallito perché i partiti comunitari libanesi, e in particolare gli hezbollah sciiti, vogliono mantenere il controllo sull’esecutivo.
- Il ripiegamento comunitario, su base etnica e religiosa, sta diventando la cifra dei nostri tempi. Il mondo globalizzato, davanti a caos e violenze, si ripiega nelle sue divisioni e solidarietà primarie
Il presidente Macron si è irritato per il fallimento del premier libanese incaricato Adeeb. «Un tradimento da parte dei partiti», ha detto. Dal suo – e dal nostro – punto di vista ha ragione: i partiti comunitari libanesi, in particolare gli hezbollah sciiti, non lasciano la presa sull’esecutivo. L’idea di un gabinetto composto da personalità competenti non scelte per la loro affiliazione comunitaria era assolutamente rivoluzionaria in un paese costruito su base etno-religiosa. La piazza di



