La devastante deposizone di Cassidy Hutchinson, assistente dell’ex capo di gabinetto di Trump, potrebbe dimostrare che il 6 gennaio 2021 le cose sono andate esattamente come il presidente aveva pianificato. L’inchiesta fa un salto di qualità: dalle responsabilità morali e politiche a quelle legali
- Le parole di Cassidy Hutchinson aprono la strada per l’incriminazione di Trump, cosa che fino a ieri sembrava imrpobabile o da escludersi. Il racconto dell’assistente dà una nuova qualità criminale alla vicenda.
- Trump, secondo il resoconto, sapeva non solo che c’era gente armata fra i suoi sostenitori, ma che questi non avrebbero messo in pericolo la sua sicurezza e, questione cruciale, dopo il dicorso avrebbero marciato verso Capitol Hill. Lui voleva essere con loro.
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Per distinguere fra un discorso reprensibile ma legittimo e un crimine occorre valutare l’intenzione di chi parla, l’imminenza dell’evento illegale e le probabilità che questo effettivamente si verifichi. La testimonianza di Hutchinson ha aperto la possibilità che le rigorose condizioni per una presecuzione criminale di Trump siano soddisfatte.