• La fase della controffensiva di Kiev vive un momento decisivo per puntare alla riconquista dei territori occupati dalla Russia e quindi partire da posizioni meno svantaggiate per l’avvio dei negoziati per una tregua e l’inizio di un percorso di pace.
• Nel sostegno all’Ucraina è pertanto necessario non alimentare percezioni divisive sul fronte occidentale come qualcuno vorrebbe sulla questione dell’uso delle “cluster bomb”.
• Nazioni come l’Italia e la Germania sostengono il divieto posto dalla Convenzione di Oslo, ma il divieto non è assoluto e le condizioni poste dagli Stati Uniti e dalla stessa Ucraina offrono sufficienti garanzie perché siano osservati i principi del diritto internazionale che tutelano in particolare le aree urbanizzate e la popolazione civile.
Al vertice Nato indetto l'11 e il 12 luglio a Vilnius la scelta sulla capitale della Lituania ha declinato l'attenzione sulla rinnovata minaccia russa al fronte baltico. Non sono trascurate la sicurezza dei Balcani e le intimidazioni su Zaporizhzhia. L'obiettivo perciò è confermato per il sostegno della controffensiva ucraina, la formalizzazione di un Consiglio Nato-Ucraina, e in prospettiva per un sistema di "garanzie di sicurezza" a favore di Kiev che non replicherà quelle fallaci degli accor



