La costa mediterranea è il maggior candidato per la deportazione pianificata dal governo israeliano. La “soluzione libica” comporterebbe un cortocircuito del melonismo e della sua retorica anti-migranti
Dopo sessantamila morti l’Europa pare finalmente accettare che la ferocia israeliana rimandi al progetto di spopolare i Territori occupati per annetterseli. Altro che «eccessi» nel perseguire un legittimo diritto alla difesa: semmai un piano grandioso per “trasferire” alcuni milioni di palestinesi da Gaza e dal West Bank nelle terre d’esilio delle quali si confabula da mesi, tra Gerusalemme, Washington e alcune capitali arabe. Gli europei hanno finto a lungo di non capire, preferendo attribuire



