Il presidente iraniano, Hassan Rouhani, ha detto di essere «molto felice» di vedere l’attuale presidente americano, Donald Trump, abbandonare il suo ruolo alla guida degli Stati Uniti. Rouhani ha accusato Trump di avere bloccato gli sforzi iraniani per accedere al vaccino anti Covid e ha comunque aggiunto di non essere «molto eccitato» della vittoria del candidato democratico, Joe Biden, alle scorse elezioni del 3 novembre.

Cosa è successo tra Iran e Stati Uniti?

I rapporti tra gli Stati Uniti e l’Iran sono tesi da anni a causa del piano nucleare di Teheran. Nel 2018 Trump ha aumentato la tensione ritirandosi dagli accordi sul nucleare firmati nel 2015 dal suo predecessore, Barack Obama,  e imponendo pesanti sanzioni economiche contro l’Iran. Biden ha fatto sapere di essere intenzionato a rinegoziare l’accordo del 2015 una proposta però sinora respinto dal governo iraniano che ha fatto sapere di non volere implementare alcuna modifica al patto firmato da Obama di cui Biden è stato vicepresidente.

Un altro evento che aveva portato a forti tensioni tra Iran e Stati Uniti era stata l’uccisione del generale della Guardia rivoluzionaria iraniana, Qassem Soleimani avvenuta nel gennaio 2020. Il militare era stato ucciso dall’esercito americano mentre si trovava nella capitale irachena, Baghdad. La sua morte, rivendicata da Trump come necessaria per la sicurezza interna del paese, aveva portato i due paesi sull’orlo dell’inizio di un conflitto armato. La mossa del presidente repubblicano aveva diviso anche gli americani: molti oppositori di Trump avevano infatti accusato il capo di stato americano di avere ucciso Soleimani solo per un’esigenza elettorale in vista delle elezioni  del 3 novembre scorso.

Le reazioni internazionali alla vittoria di Biden

Rouhani non è stata l’unica reazione di un capo i stato estero alla vittoria di Biden. Dopo un silenzio iniziale a inizio novembre anche il presidente cinese, Xi Jinping si è congratulato con Biden per la sua elezione e ha detto di aspettarsi «un periodo di collaborazione». Il presidente russo, Vladimir Putin, ha invece atteso che il voto dei Grandi elettori americani confermasse la vittoria di Biden prima di congratularsi con il democratico. Anche il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha scelto una soluzione simile. La causa di queste decisione è probabilmente dovuta alle continua accuse di Trump contro lo staff di Biden. Il presidente in carica non ha ancora riconosciuto la vittoria del suo sfidante accusato di avere commesso brogli nel corso delle elezioni, un’accusa ancora non confermata da nessuna autorità.

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