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L’Isis non è morto. Il nuovo modello degli Usa in Iraq

Diversi attacchi in Siria mostrano che il gruppo è in qualche modo attivo. Con una presenza militare la Casa Bianca vuole evitare che la vicenda di Baghdad finisca come quella di Kabul

L’Isis non è del tutto morto, come si evince dai vari attacchi in Siria, l’ultimo dei quali è costato la vita a più di 20 militari dell’esercito di Assad. Anche in Iraq ogni tanto avvengono incursioni anche se più episodiche e meno gravi. Mentre con Damasco gli Stati Uniti non hanno relazioni ufficiali, vogliono rafforzarle con Baghdad per contrastare l’influenza iraniana. La domanda è sempre la stessa: come aiutare gli alleati a sostenersi senza coinvolgimento americano. Ormai non è più tempo

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