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Lontano dai riflettori, ora l’Etiopia rischia il conflitto permanente

Si aggravano le tensioni tra regioni: le milizie regionali amhara rifiutano di sciogliersi. Nessuna regione si fida del governo centrale e il premier Abiy Ahmed si trova a gestire una situazione caotica 

Le guerre africane scompaiono dal radar mediatico ma non si fermano. In Etiopia la situazione rimane tesa: alcuni mesi dopo la rivolta dei miliziani amhara delle Fano (gruppi armati regionali), la sorte della regione resta in bilico. I combattimenti di agosto tra esercito federale e miliziani nazionalisti sono durati pochi giorni ma hanno coinvolto centri importanti come Lalibela o Gondar, che i Fano – termine che significa “combattenti per la libertà” – sono riusciti brevemente a controllare.

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