Con la diffusione delle nuove varianti da Covid-19, l’Unione europea prova premere l’acceleratore sulla somministrazione dei vaccini. La Commissione ha proceduto  all'acquisto di duecento milioni di dosi di Pfizer, di altre 150 milioni di dosi del vaccino di Moderna e ha posto un'opzione per ulteriori 150 milioni. Stéphane Bancel, Ceo di Moderna ha fatto sapere in una nota che «la Commissione europea sta dialogando con noi su come prepararci al 2022, anche per far fronte a potenziali varianti».

I miglioramenti di AstraZeneca

Notizie positive arrivano anche dall’azienda farmaceutica AstraZeneca che a fine gennaio aveva annunciato la riduzione del 60 per cento di dosi rispetto a quelle inizialmente previste. Il commissario europeo per il Mercato interno e i servizi, Thierry Breton, ha detto avere visitato la fabbrica in Belgio che si occupa delle produzione del vaccino dell’azienda britannica. Secondo Breton, «la capacità per produrre il numero giusto di dosi sta aumentando enormemente da quella che era ai tempi della prima consegna» e «c'è stato un aumento del 50 per cento» che sta permettendo ad AstraZeneca di «recuperare il terreno perso». Un miglioramento che arriva anche grazie all’Italia; infatti, spiega il commissario, «c'è un altra fabbrica in Italia, ad Anagni, e siamo quindi fiduciosi che si recupererà il ritardo accumulato».

Nel frattempo si parla anche della possibilità di approvare nuovi vaccini. La commissaria alla Salute, Stella Kyriakides ha fatto sapere che l’Unione è «pronta a fare un passo in avanti e a proporre anche un'autorizzazione di emergenza per i vaccini a livello Ue con una responsabilità condivisa tra di noi, se i leader europei saranno disposti a seguire questa direzione».

«I vaccini non basteranno»

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è intervenuta per smorzare i facili entusiami dicendo: «Il vaccino non ci permetterà di risolvere la pandemia, ci sarà una corsa contro il tempo contro questo virus che magari mutando diventerà più contagioso». Secondo von der Leyen, «il virus muterà quindi dovremo sempre essere vigili ed essere sempre in grado di adattarci, di migliorare i vaccini per tenere conto delle varianti».

I drive through diventeranno centri vaccini

L’Italia intanto sta iniziando ad attrezzarsi per aumentare la diffusione dei vaccini. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha comunicato che i Drive Through della Difesa, finora impegnati in tutta Italia per effettuare i tamponi, potranno essere trasformati in «centri di somministrazione su richiesta delle Asl». 

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