Continuano le operazioni di salvataggio del bambino di cinque anni che lo scorso 1 febbraio è caduto in un pozzo d’acqua a Tamorot, in Marocco, ed è rimasto bloccato a 32 metri di profondità. I soccorritori hanno comunicato che si stanno avvicinando verso la fase finale.

  • Il bambino, chiamato Rayan, ha dato segni di vita e alle 7 di questa mattina ha mangiato e bevuto. Ma il rischio di ipotermia rimane alto, oltre al pericolo di scivolare e andare ancora più in profondità, dati i 60 metri di altezza del pozzo. Attraverso le telecamere, lo scorso 3 febbraio, i soccorritori hanno controllato le condizioni del bambino che sembrava avere solo alcune lievi ferite alla testa.
  • Il terreno sabbioso e roccioso ha impedito di ampliare la circonferenza e ha costretto a scavare un’enorme trincea vicino al pozzo. Raggiunta la stessa profondità, si è iniziato a scavare in senso orizzontale per raggiungere il bambino. I soccorritori stanno picconando una roccia che ostacola il passaggio.
  • Il padre di Rayan, al momento dell’incidente, stava riparando il pozzo. In un momento di distrazione, il bambino è caduto nel pozzo: «L'intera famiglia è andata a cercarlo. Poi ci siamo resi conto che era caduto nel pozzo. Sto ancora sperando che lo prenderemo fuori vivo», ha detto la madre ai media locali.

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