Un missile sudcoreano lanciato durante un’esercitazione ha avuto dei malfunzionamenti e si è schiantato in un base militare vicino a Gangneung. Per fortuna non è esploso, ma il fuoco che è divampato dopo l’impatto ha spaventato i cittadini che vivono nella zona circostante, convinti che fossero sotto attacco da parte della Corea del Nord. 

L’esercito si è scusato per la brutta fine di un’esercitazione congiunta con gli Stati Uniti che in origine doveva essere una dimostrazione di forza nei confronti di Pyongyang, che negli ultimi giorni ha effettuato una serie di test missilistici, l’ultimo dei quali ha visto un missile volare sopra la parte settentrionale del Giappone per andarsi a schiantare in mare lontano dalla costa. 

La potenza della risposta

Quel missile ha ricoperto la distanza più lunga mai raggiunta da un lancio nordcoreano e avrebbe potuto raggiungere Guam, la base militare americana nel Pacifico che è stata il punto di riferimento durante la guerra di Corea. In risposta, americani e sudcoreani hanno lanciato una serie di missili che si sono inabissati nel Mar di Giappone. Oltre al lancio dei missili, anche le due aeronautiche si sono esercitate insieme. 

Il presidente americano Joe Biden e il premier giapponese Fumio Kishida hanno condannato il lancio nordcoreano «nei termini più assoluti». 

I militari hanno parlato dopo che gli utenti dei social network hanno iniziato a pubblicare foto dell’incendio e hanno promesso di approfondire le cause del malfunzionamento del missile balistico Hyumoo-2, che dovrebbe essere parte centrale del sistema di prevenzione ed eventuale risposta a un attacco di Pyongyang. 

Intanto sulla questione Corea del Nord gli Usa hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di riunirsi nella giornata odierna anche se appare improbabile che il confronto vada a buon fine per l'inevitabile opposizione di Russia e Cina. 

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