È stato definito come un incontro che «sarà trasformativo» e che avviene in un momento storico «cruciale». Al vertice Nato di Madrid i leader internazionali si apprestano ad adottare misure mai viste prima nel campo della sicurezza. Per la riunione degli alleati la capitale spagnola è completamente blindata. Sono circa 10mila gli agenti della sicurezza schierati dal ministero della Difesa nell’operazione Eirene per garantire la sicurezza delle delegazioni. D’altronde, all’evento, partecipano oltre cinquemila persone provenienti da quaranta paesi diversi.

Il primo ministro Pedro Sanchez ci tiene a fare bella figura data l’importanza del vertice che si tiene in una data cruciale in cui ricorre l’entrata della Spagna all’interno dell’Alleanza.

Il programma

AP Photo/Manu Fernandez

Il vertice della Nato in Spagna vedrà, per la prima volta, la partecipazione di paesi partner dall’Indo-Pacifico e dal Medio Oriente, così come di Svezia e Finlandia. Lo stesso segretario generale dell’Organizzazione atlantica, Jens Stoltenberg, aveva detto lo scorso 16 giugno 2022 che durante il meeting gli alleati avrebbero intrapreso «un lungo viaggio».

«Lavoriamo notte e giorno per poter consegnare gli aiuti bellici all’Ucraina il più velocemente possibile ed è una sfida logistica: ci sono colli di bottiglia oltre a questioni di addestramento del personale all’uso di questi armamenti», aveva detto Stoltenberg promettendo aiuti «senza precedenti». Ci saranno nuovi cambiamenti e si inizia dallo Strategic compass, il piano d’azione per rafforzare la politica di difesa e sicurezza europea di qui al 2030, che porterà ad affrontare anche la questione relativa all’aumento delle spese per la difesa.

Nella conferenza stampa della vigilia Stoltenberg ha anticipato che la Russia sarà considerata come prima minaccia. «Nel Summit della Nato gli alleati indicheranno la Russia come la più grave e minaccia diretta alla nostra sicurezza. Così come verrà menzionata la Cina», ha detto il segretario generale.

Ma al vertice di Madrid la Nato approverà anche il più vasto rafforzamento delle proprie capacità aumentando le forze di pronto intervento da 40mila a 300mila unità. Numeri che non si vedevano dalla Guerra fredda. In conferenza stampa Stoltenberg ha parlato anched della Lituania e delle recenti tensioni con la Russia: «Sono fiducioso che Vladimir Putin capisca le conseguenze di attaccare un paese Nato provocherebbe la risposta di tutta l'Alleanza: siamo preoccupati per l'aumento delle capacità militari russe a Kaliningrad e lo abbiamo visto per molti anni, anche con armi moderne. La Lituania non fa altro che implementare le sanzioni decise dall’Ue».

Inevitabilmente gli alleati proveranno a ottenere una posizione comune e a far desistire il presidente turco Recep Tayyip Erdogan da porre il veto contro l’adesione all’Interno della Nato di Svezia e Finlandia. Erdogan, in cambio del suo parere ha chiesto l’estradizione di alcuni esponenti del Pkk, il partito dei lavoratori curdo considerata un’organizzazione terroristica da parte di Ankara.

Le proteste

Ma il grande incontro di Madrid è stato anche accolto dalle proteste. Migliaia di manifestanti hanno sfilato la scorsa domenica (26 giugno) per chiedere lo scioglimento della Nato. «Basta con le spese militari, destinatele a scuole e ospedali», «No alla guerra, no alla Nato», sono solo due degli slogan più pronunciati durante la manifestazione. Non hanno partecipato partiti politici facenti parte della maggioranza se non il comunista Enrique Santiago, Segretario di stato per l'Agenda 2030. Erano presenti anche movimenti ambientalisti come quello dei Fridays for future e di Extiction rebellion. 

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