Il caso del Congo

I caschi blu dell’Onu in Africa si sono sporcati le mani con abusi e inefficienze

  • In Africa è dispiegato il numero più alto di caschi blu. Più di cinquantamila militari sono dispiegati per le operazioni delle Nazioni unite nel continente e altre decine di migliaia per le missioni a guida regionale nei paesi in cui persistono guerre civili o insurrezioni che destabilizzano intere aree.
  • Ma in molti casi, più che favorire pace e sviluppo, contribuiscono alle tensioni con abusi e violenze o restano inermi davanti alle stragi. In Congo il caso più eclatante.
  • Nella Repubblica Centrafricana, invece, la Minusca, giunta come contingente di pace nel 2014 mentre infuriava il conflitto tra fazioni ribelli, è accusata da anni di abusi sessuali e violenze nei confronti della popolazione.

Lo storico dibattito sull’efficacia dell’Onu e dei suoi molteplici organismi nel favorire pace e sviluppo, nella difesa dei diritti e nella promozione di equilibri e progresso, in Africa (e non solo) assume toni drastici. Nel continente, infatti, emerge con sempre maggiore frequenza quanto la presenza dell’Onu più che inutile stia diventando dannosa. Più che la soluzione, in altre parole, gli organismi delle Nazioni unite inviati a contenere gli effetti dei conflitti, a mantenere fragili proc

Per continuare a leggere questo articolo