È iniziata ufficialmente la settimana del premier israeliano Benjamin Netanyahu a Washington. Nella mattinata del 4 febbraio ha incontrato l’inviato dell'amministrazione Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, alla Blair House a Washington, dove Netanyahu soggiorna questa settimana. Oltre a Witkoff è presente anche il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Mike Waltz.

Precedentemente è apparsa sui social una foto in cui sono ritratti Donald Trump, Netanyahu e Elon Musk. Non è chiaro dove i tre si siano incontrati, ma secondo il media israeliano Ynetnews durante la riunione tra Musk e il premier israeliano si è discusso di come rafforzare la cooperazione tra Tel Aviv e Washington nel campo dell'intelligenza artificiale. All’incontro ha partecipato anche David Sacks, che supervisiona le aree della criptovaluta e dell'intelligenza artificiale nell'amministrazione.

I ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Egitto, Giordania, e il consigliere presidenziale palestinese Hussein al Sheikh hanno inviato una lettera congiunta al Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, per esprimere la propria contrarietà al piano di Trump di sfollare i palestinesi dalla Striscia di Gaza e chiedere il coinvolgimento dei palestinesi nel processo di ricostruzione. In una conferenza stampa, i funzionari americani hanno affermato che Trump ritiene che Gaza sia una "zona di demolizione" la cui ricostruzione richiederà dai 10 ai 15 anni.

Israele ha detto che invierà una delegazione in Qatar alla fine della settimana per i colloqui sulla seconda fase dell’accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Hamas ha dichiarato che i colloqui sono iniziati.

In un attacco a una base militare israeliana nella Cisgiordania settentrionale occupata sono morti due soldati delle Idf. Le forze israeliane hanno ucciso una persona che avrebbe aperto il fuoco. Continuano le operazioni israeliane in Cisgiordania. Il ministero degli Affari Esteri palestinese ha condannato gli attacchi militari israeliani definendoli "una flagrante violazione del diritto internazionale”.

PUNTI CHIAVE

18:48

Proteste delle famiglie degli ostaggi a Washington prima dell'incontro Netanyahu-Trump

17:04

Trump ritiene che Gaza sia una 'zona di demolizione' la cui ricostruzione richiederà dai 10 ai 15 anni

16:27

Media, nella notte attacco dei coloni in Cisgiordania

18:48

Proteste delle famiglie degli ostaggi a Washington prima dell'incontro Netanyahu-Trump

Diversi dimostranti si sono radunati a Washington per una manifestazione per il ritorno degli ostaggi organizzata da Einav Zangauker, la madre dell'ostaggio Matan Zangauker e da altri familiari degli ostaggi, in vista dell'incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Mentre Netanyahu non ha in programma incontri pubblici con le famiglie degli ostaggi americani, diversi di loro sono presenti a Washington nella speranza di spingere l’amministrazione Trump a garantire che tutte le fasi dell’accordo sugli ostaggi siano pienamente implementate.

17:04

Trump ritiene che Gaza sia una 'zona di demolizione' la cui ricostruzione richiederà dai 10 ai 15 anni

In una conferenza stampa i funzionari di Trump hanno risposto sulla proposta del presidente americano di spostare i palestinesi di gaza in Egitto e Giordania, idea che ha scatenato proteste internazionali, nonché accuse di voler fare una pulizia etnica. I funzionari hanno affermato che Trump ritiene che Gaza sia una "zona di demolizione" la cui ricostruzione richiederà dai 10 ai 15 anni. Di conseguenza, l'amministrazione Trump sta cercando di presentare la proposta "ripulire" Gaza come qualcosa che sta facendo per i palestinesi

Un altro funzionario ha affermato che Trump "è estremamente concentrato sul liberare tutti gli ostaggi e anche sull'assicurare che Hamas non possa continuare a governare e non sia al potere".

16:57

Amnesty: gli Stati Uniti "mostrano disprezzo per la giustizia internazionale" ospitando Netanyahu

Amnesty International ha detto che "accogliendo il primo ministro israeliano Netanyahu, ricercato dalla Corte penale internazionale per rispondere di accuse di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, gli Stati Uniti dimostrano disprezzo per la giustizia internazionale". Lo ha scritto su X, sottolineando anche che agli Stati Uniti sono state fornite molte prove del fatto che le armi di origine statunitense hanno contribuito a crimini di guerra. "Rispettare i mandati di arresto della CPI e perseguire le responsabilità nei tribunali nazionali è fondamentale per assicurare alla giustizia i responsabili del genocidio israeliano a Gaza e della continua espropriazione e oppressione dei palestinesi sotto l'occupazione illegale e il sistema di apartheid di Israele" conclude Amnesty.

 

16:27

Media, nella notte attacco dei coloni in Cisgiordania

I media israeliani riportano di un attacco avvenuto stanotte in Cisgiordania, nel villaggio di Khirbet Susya, ripreso da un video in cui gli aggressori parlano in ebraico. I residenti li hanno identificati come coloni, circa 30 arrivati, e hanno detto che hanno attaccato le case e danneggiato veicoli e cisterne d'acqua.

16:11

Hamas: l'attacco al checkpoint in Cisgiordania in risposta agli attacchi israeliani

Al Jazeera riporta che il portavoce di Hamas Abdul Latif Al-Qanou ha affermato che l'attacco a un posto di blocco militare israeliano in Cisgiordania è la risposta alla "crescente aggressione" di Israele e al "diritto del nostro popolo a difendersi".

 

15:18

Ong: 380 arresti in Cisgiordania dall'inizio della tregua a Gaza

L'organizzazione Palestinian Prisoners' Society, citata dall'agenzia di stampa Wafa, ha riferito che sono 380 i palestinesi arrestati in Cisgiordania dalle forze israeliane da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. La cifra comprende sia quanti sono ancora in detenzione sia quanti che sono stati nel frattempo rilasciati.

14:24

Hamas: sono iniziati i colloqui sulla seconda fase del cessate il fuoco

Hamas ha dichiarato che sono iniziati i colloqui sulla seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza. Il portavoce Abdul Latif al Qanou ha reso noto l'annuncio su Telegram.  Al-Qanou ha ribadito le preoccupazioni di Hamas per la questione dell'alloggio per la popolazione di Gaza, nonché per le forniture di aiuti e gli sforzi di ricostruzione.  Ha anche accusato Israele di “ostacolare” i protocolli umanitari inclusi nell’accordo di cessate il fuoco e di “eludere e procrastinare” la loro attuazione.

13:57

Unrwa: situazione finanziaria molto grave

"La salute finanziaria dell'Unrwa è molto, molto grave, è peggiorata negli ultimi mesi e si prevede che continui a peggiorare”, ha detto la portavoce dell'Unrwa Juliette Touma. L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha detto che si aspettava un peggioramento  anche prima della  prevista decisione di Trump di estendere il divieto di finanziamento. 

13:21

Al Jolani della Siria discuterà un patto di difesa con Erdogan

Reuters riporta che oggi ad Ankara il presidente di transizione siriano Ahmad al-Sharaa - noto anche come Al Jolani - e il presidente turco Tayyip Erdogan dovrebbero discutere di un patto di difesa congiunto, che comprende l'addestramento del nuovo esercito siriano e l'istituzione di basi aeree turche nella Siria centrale. La Turchia, membro Nato, sostiene da tempo l'opposizione all'ex presidente siriano Bashar Assad, rovesciato a fine dicembre da un'offensiva lampo guidata dalle forze di Sharaa.

12:42

Oggi sarebbe prevista la quarta evacuazione medica da Gaza

Per oggi sarebbe prevista una quarta fase di evacuazione dei pazienti da Gaza. "Finora non abbiamo visto alcun convoglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che li trasporterà" ha scritto un reporter che si trova a Rafah per Al Jazeera, sottolineando che il numero di pazienti a cui è stato permesso di andarsene dopo aver ricevuto l'autorizzazione di sicurezza dall'esercito israeliano è stato molto inferiore a quanto previsto come parte dell'accordo. Ha anche denunciato i ritardi di Israele nell'approvazione delle evacuazioni.

12:24

Due soldati israeliani uccisi in un attacco in Cisgiordania

Le Idf hanno diffuso un aggiornamento sull'attacco a una base militare israeliana avvenuto in precedenza nella Cisgiordania settentrionale occupata. Nella sparatoria sono morti due soldati delle Idf: il sergente maggiore in servizio Ofer Yung, 39 anni e il sergente maggiore in carica Tvzika Friedman, 43enne. Almeno altri sei soldati sono rimasti feriti. Le forze israeliane hanno ucciso una persona che avrebbe aperto il fuoco.

12:05

La Palestina condanna gli attacchi di Israele in Cisgiordania

Il ministero degli Affari Esteri palestinese ha condannato gli attacchi militari israeliani nella Cisgiordania settentrionale occupata, in particolare a Jenin, Tulkarem, Tubas, Far'a e Tammun, definendoli "una flagrante violazione del diritto internazionale, del diritto internazionale umanitario e della Convenzione di Ginevra". Come riporta Al Jazeera, il ministero ha affermato che interi quartieri vengono distrutti  mentre i civili vengono sfollati con la forza dalle loro case,  "il che determina l'alterazione forzata della geografia palestinese". Operazioni che secondo il ministero palestinese rifletteno una politica ufficiale israeliana volta all’annessione graduale della Cisgiordania occupata a beneficio dell’espansione degli insediamenti dei coloni israeliani. 

11:17

Mosca, segnali problematici su seconda fase cessate fuoco

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato che Mosca sta ricevendo "segnali che indicano che stanno sorgendo problemi" nell'attuazione del cessate il fuoco tra Hamas e Israele nella Striscia di Gaza. "Tali messaggi si stanno diffondendo dai circoli dominanti di Israele dove si dicono insoddisfatti del modo in cui Hamas ha adempiuto ai suoi obblighi per la prima fase, quindi non escludiamo nulla" ha aggiunto. Lo riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti.

10:52

Il Libano ha denunciato Israele al Consiglio di sicurezza dell'Onu per la violazione del cessate il fuoco

Il Ministero degli Esteri libanese ha dichiarato di aver presentato un reclamo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a causa di una violazione dell'accordo di cessate il fuoco con Israele. Nella dichiarazione si afferma che il Libano invita il Consiglio di sicurezza e i paesi che sostengono il cessate il fuoco a "prendere una posizione chiara e determinata contro le ripetute violazionida parte di Israele". 

10:29

Hamas: Israele impedisce gli aiuti umanitari a Gaza, contro l'accordo

Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha affermato che "Israele continua ad accumulare difficoltà nell'attuazione del percorso umanitario nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco". Lo riporta Haaretz.

09:49

Trump, a Gaza «non ho garanzie che la pace regga»

"Non ho garanzie che la pace regga" a Gaza, ha detto ieri ai giornalisti il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il giorno prima dell'incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che avverrà oggi.

09:18

I ministri arabi scrivono a Rubio contro il piano di sfollare i palestinesi

I ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Egitto, Giordania, e il consigliere presidenziale palestinese Hussein al Sheikh hanno inviato una lettera congiunta al Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, per esprimere la propria contrarietà al piano americano di sfollare i palestinesi dalla Striscia di Gaza e chiedere il coinvolgimento dei palestinesi nel processo di ricostruzione. Lo riferisce Axios che ha ottenuto una copia della lettera. Nella lettera i ministri sottolineano che il Medio Oriente è già "gravato dalle più grandi popolazioni di sfollati e rifugiati del mondo", in una situazione economica e sociale fragile, per cui "dobbiamo essere attenti a non aumentare il rischio per la stabilità regionale con ulteriori spostamenti, anche se solo temporanei, perché aumentano il rischio di radicalizzazione e disordini nella regione nel suo insieme". Al segretario Rubio hanno quindi chiesto di coinvolgere i palestinesi nella ricostruzione della Striscia di Gaza: "I palestinesi vivranno nella loro terra e aiuteranno a ricostruirla e non dovrebbero essere privati della loro parte durante la ricostruzione, e devono assumersi la responsabilità del processo con il supporto della comunità internazionale". Nella missiva i ministri hanno aggiunto: "I palestinesi non vogliono lasciare la loro terra. Noi sosteniamo assolutamente la loro posizione. Una mossa del genere aggiungerà una nuova dimensione pericolosa al conflitto".

09:10

Cisgiordania: attacco contro postazione militare dell'Idf

Almeno 8 soldati israeliani sono rimasti feriti in un attacco contro una postazione militare nel villaggio di Tayasir, nel nord della Cisgiordania. Lo riferiscono i media israeliani, mentre le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver ucciso l'attentatore. Il quotidiano Times of Israel sottolinea che due dei militari feriti versano in gravi condizioni. "Un terrorista ha sparato contro i soldati in una postazione militare nell'area di Tayasir. I soldati hanno eliminato il terrorista durante lo scambio di fuoco", ha dichiarato l'Idf in un comunicato

09:06

Una delegazione israeliana sarà in Qatar per discutere la seconda fase della tregua

Israele invierà una delegazione in Qatar "alla fine della settimana" per i colloqui sulla seconda fase dell'accordo per il cessate il fuoco a Gaza con Hamas. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: "Israele si sta preparando per la partenza della delegazione a livello operativo per Doha alla fine di questa settimana, al fine di discutere i dettagli tecnici relativi al proseguimento dell'attuazione dell'accordo". Tutto ciò avviene in un momento in cui diversi ministri del governo israeliano minacciano di dimettersi e di rovesciare il governo se accettasse la seconda fase di questo accordo.

09:01

Al Arabiya: Trump accetterebbe di consegnare parti della Cisgiordania a Israele

Secondo Al Arabiya il presidente Usa, Donald Trump, ha dichiarato che discuterà con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, l'annessione di parti della Cisgiordania a Israele. Alla vigilia del loro incontro, Trump ha anche annunciato che "non vi sono garanzie" che il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas rimarrà in vigore. Mentre secondo il Wall Street Journal l'amministrazione Trump ha chiesto ai leader del Congresso di approvare l'invio di bombe e altri equipaggiamenti militari per un valore di quasi 1 miliardo di dollari a Israele.

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