Colloquio con Michael Barone

Non bastano le gaffe e i deliri di onnipotenza. La sfida è Trump-Biden

Il decano del giornalismo politico americano, alla sua quattordicesima campagna presidenziale (la prima fu quella del 1972), non ha mai registrato un simile sconforto nell’elettorato. Eppure i due candidati principali, per quanto impopolari, hanno dei punti di forza difficilmente modificabili. E gli avversari, sia interni che esterni, non sono all’altezza

L’argomento dell’inevitabilità dei candidati alle presidenziali americane del prossimo novembre fa spesso sbadigliare anche gli addetti ai lavori. Certo, tra le file dei fan scalmanati di Donald Trump c’è entusiasmo. Ma al di fuori del mondo Maga il voto viene vissuto come una scelta difficile tra due proposte vecchie e indigeribili. Soprattutto alla luce delle conclusioni contenute nel report del procuratore speciale Robert Hur, che definiscono il presidente Joe Biden come «un amabile anziano c

Per continuare a leggere questo articolo