Nel giorno successivo all’approvazione della risoluzione Onu sul cessate il fuoco a Gaza, le operazioni israeliane non accennano a interrompersi. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annullato bruscamente la visita a Washington che avrebbe dovuto compiere a breve accompagnato da una delegazione di alto livello. 

Gli americani – che si sono astenuti al palazzo di vetro invece di porre il veto – proseguono in un’opera di convincimento che passa perfino dal candidato repubblicano alla Casa bianca Donald Trump, noto per le sue posizioni filoisraeliane, per far desistere il governo israeliano dall’invasione di terra pianificata. 

PUNTI CHIAVE

18:33

Gli Usa ribadiscono a Israele di non attaccare Rafah

17:01

Khamenei riceve i vertici di Hamas e Jihad islamica

14:53

Gallant: «Israele non fermerà la guerra fino al ritorno degli ostaggi»

18:33

Gli Usa ribadiscono a Israele di non attaccare Rafah

«Siamo stati chiari e coerenti nel sostenere un cessate il fuoco a Gaza come parte dell'accordo per il rilascio degli ostaggi. Ma ci dispiace che la risoluzione di ieri abbia fallito nel condannare Hamas, questo consiglio deve condannare Hamas». Lo ha detto il vice ambasciatore americano all'Onu Robert Wood durante il Consiglio di sicurezza. 

«Per ottenere gli obiettivi di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi bisogna continuare gli sforzi diplomatici sul terreno, cosa che gli Usa stanno facendo insieme ad Egitto e Qatar», ha aggiunto, sottolineando che il cessate il fuoco è il metodo miglio e più veloce per garantire assistenza umanitaria. Wood ha quindi ribadito che lo stato ebraico ha il diritto di difendersi dopo l'attacco del 7 ottobre di Hamas, ma ha affermato che gli Usa continueranno ad avvertire Israele di non condurre un'operazione su larga scala di terra a Rafah. «Non è questo il modo di farlo, verrebbero uccisi più civili, c'è un modo migliore», ha concluso.

18:30

Gaza, l'Idf detiene persone dentro l'ospedale di al Shifa

Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha riferito che l'esercito israeliano sta detenendo delle persone all'interno dell'ospedale al Shifa. Secondo le autorità della Striscia, l'Idf sta «rafforzando l’assedio» della struttura «detenendo persone nel dipartimento delle risorse umane», un’ala non attrezzata per l’assistenza sanitaria.

Il ministero della Salute di Gaza ha invitato la comunità internazionale a «intervenire per salvare loro la vita». 

17:23

Raid in Siria contro milizie filoiraniane, almeno 15 morti

È salito ad almeno 15 morti, tra cui 14 combattenti di milizie filoiraniane e un civile, il bilancio dei raid aerei condotti da Israele - secondo quanto appreso dal Times of Israel - che la notte scorsa hanno colpito l'est della Siria. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito e fonti nel Paese arabo, che ha segnalato una serie di esplosioni nella provincia di Deir Ezzor. "Un consigliere iraniano, membro dei Guardiani della Rivoluzione, due delle sue guardie del corpo iraniane, nove combattenti iracheni e due combattenti siriani appartenenti a gruppi filo-Teheran sono rimasti uccisi negli attacchi", ha chiarito l'Osservatorio, mentre l'agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna ha confermato che un "membro della Forza Quds", Behrouz Vahedi, è stato ucciso "durante un attacco effettuato dal regime sionista"

17:01

Khamenei riceve i vertici di Hamas e Jihad islamica

La Guida suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha ricevuto il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, giunto oggi in visita in Iran. Lo riporta l'agenzia di stampa Irna, si tratta di una delle visite di più alto rango compiute dai vertici di Hamas da quando è iniziato il conflitto lo scorso 7 ottobre. Anche il leader del gruppo palestinese Jihad islamica, Ziyad Al-Nakhalah, è stato accolto.

14:53

Gallant: «Israele non fermerà la guerra fino al ritorno degli ostaggi»

Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha terminato il suo incontro con il segretario di stato Usa Antony Blinken, durante il quale ha discusso «degli sviluppi della guerra contro Hamas e delle operazioni necessarie per distruggere l'autorità militare e il governo di Hamas nella Striscia». Il ministro ha detto di aver sottolineato al segretario americano «che Israele non cesserà di operare a Gaza fino al ritorno degli ostaggi. Solo una vittoria decisiva porterà alla fine della guerra».

14:46

Attacchi contro posizioni Hezbollah in Libano

I media libanesi riferiscono di alcuni attacchi aerei lanciati da Israele vicino a Baalbek, nel nord-est del Libano. La città, identificata dall'Idf come una delle roccaforti degli Hezbollah, si trova a 100 chilometri da confine.

Gli attacchi seguono quelli di stamattina lanciati dal Libano contro la base di controllo del traffico aereo di Mount Meronil, nel nord di Israele.

13:48

Haniyeh: «Israele sta perdendo il sostegno internazionale»

Il leader dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a seguito di un incontro a Teheran con il ministro degli Esteri iraniano, ha dichiarato che l'approvazione della risoluzione del consiglio di Sicurezza Onu su un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza indica che «Israele sta assistendo a un isolamento senza precedenti dall'inizio dell'occupazione». «Israele ha fallito nel raggiungere tutti gli obiettivi strategici e sta perdendo il sostegno politico e internazionale», ha spiegato Haniyeh. 

13:01

Qatar, i colloqui per il cessate il fuoco sono ancora in corso

Majed al Ansari, portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, ha detto ai giornalisti che i negoziati per una tregua a Gaza sono ancora in corso, senza fornire ulteriori dettagli. Ha poi respinto le affermazioni israeliane secondo cui la risoluzione votata dal consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unit avrebbe avuto «un impatto immediato» sui colloqui.

12:16

Raid in Cisgiordania, 30 arrestati

Trenta palestinesi, tra cui ex detenuti, sono stati arrestati durante l'ultima serie di raid israeliani in tutta la Cisgiordania occupata. lo riferisce la Società dei Prigionieri Palestinesi. La maggior parte degli arresti sono avvenuti nel campo di Jalazone, a nord di Ramallah, mentre gli altri sono avvenuti nelle regioni di Hebron, Tulkarem, Nablus, Jenin e Tubas.

Il servizio di sicurezza israeliano, Shin Bet, ha rivelato oggi di aver fermato i tentativi iraniani di contrabbandare grandi spedizioni di armi avanzate agli attivisti palestinesi in Cisgiordania da utilizzare per effettuare attacchi contro obiettivi israeliani.

12:08

Reuters: solo una parte dei funzionari israeliani ha lasciato Doha, i colloqui continuano

Alcuni funzionari dell'agenzia di spionaggio israeliana Mossad sarebbero rimasti a Doha per i negoziati mediati da Egitto e Qatar su una tregua a Gaza e sul rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito a Reuters una fonte informata sui colloqui. La fonte ha spiegato che solo una piccola squadra del Mossad è rientrata in Israele da Doha per consultazioni sugli sviluppi dei colloqui.

11:05

Relatrice Onu accusa Israele di aver compiuto «atti di genocidio»

La relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi, Francesca Albanese, ha presentato un nuovo rapporto sulla situazione a Gaza, intitolato Anatomia di un genocidio, in cui spiega che ci sono fondati motivi per ritenere che Israele abbia commesso diversi «atti di genocidio» durante i cinque mesi di offensiva nella Striscia. «La natura travolgente e la portata dell'assalto israeliano a Gaza e le condizioni di vita distruttive che ha causato rivelano l'intento di distruggere fisicamente i palestinesi come gruppo», ha detto Albanese, sottolineando che «ci sono fondati motivi per ritenere che sia stata raggiunta la soglia che indica che sono stati commessi atti di genocidio».

10:24

Attacco aereo vicino all'ospedale di al Shifa, almeno 30 morti

L'agenzia di stampa palestinese ha riferito che almeno 30 palestinesi sarebbero stati uccisi in un raid israeliano vicino all'ospedale di al Shifa. Lo stesso esercito israeliano ha annunciato di aver attaccato oltre 60 obiettivi nella Striscia di Gaza, tra cui tunnel, edifici in cui erano radunati uomini armati, siti di lancio di missili, e di star portando avanti un raid nell'ospedale contro membri di Hamas.

09:46

Israele ritira la delegazione da Doha: «Hamas non è interessato ai colloqui»

Israele ha deciso di ritirare la propria delegazione dal Qatar, ponendo fine ai negoziati per un accordo di cessate il fuoco con Hamas, dopo l'ultimo rifiuto del gruppo palestinese alla proposta israeliana sul rilascio degli ostaggi e su una tregua temporanea. La mossa arriva un giorno dopo il voto del consiglio di Sicurezza Onu alla risoluzione che prevede una pausa dai combattimenti fino alla fine del mese di Ramadan, e che non pone il rilascio degli ostaggi come condizione per il cessate il fuoco. 

Hamas nella serata di ieri ha infatti respinto l'accordo, affermando che Israele non sta rispondendo alle sue richieste fondamentali di un «cessate il fuoco globale, un ritiro dalla Striscia, il ritorno degli sfollati e un vero scambio di prigionieri».

L'ufficio stampa del primo ministro Benjamin Netanyahu ha rilascio un comunicato, nel quale definisce il rifiuto di Hamas alla proposta mediata dagli Stati Uniti come «una prova evidente che non è interessato a continuare i colloqui, e una triste testimonianza del danno causato dalla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite». Israele infatti, si legge nel comunicato, «non cederà alle richieste deliranti di Hamas».

08:33

Esercito Israele: «Colpiti 60 obiettivi nella Striscia nelle ultime 24 ore»

Nelle ultime 24 ore i caccia di Israele hanno colpito oltre 60 obiettivi nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane (Idf) sul loro canale Telegram, indicando di aver preso di mira tunnel e strutture militari "in cui sono stati identificati terroristi armati", secondo quanto riferisce la nota. Le forze israeliane stanno inoltre proseguendo le operazioni nell'area dell'ospedale Al Amal di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, e nel complesso medico di Al Shifa, a Gaza City, nel nord.

08:20

Il leader di Hamas Haniyeh in Iran per colloqui su Gaza

Il leader di Hamas Ismail Haniyeh si recherà a Teheran oggi per incontrare la leadership della repubblica islamica d'Iran, il giorno dopo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato tra Israele e il gruppo palestinese a Gaza.

Quella di oggi sarà la seconda visita di Haniyeh in Iran dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, il 7 ottobre scorso. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanaani intanto ha definito la risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza, approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu con 14 voti favorevoli e l'astensione degli Stati Uniti come un "passo positivo". «Un passo ancora più importante sarà ora un'azione efficace per la sua attuazione» ha affermato Kanaani.

07:34

Trump: «7 ottobre una delle cose più tristi che abbia visto, ma Israele deve porre fine alla guerra»

L'attacco sferrato dall'organizzazione islamista Hamas contro Israele il 7 ottobre scorso è stato orribile, ma Israele dovrebbe porre fine il prima possibile all'offensiva militare che ha già causato decine di migliaia di morti a Gaza. Lo ha dichiarato l'ex presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump. Il massacro di israeliani compiuto da Hamas il 7 ottobre è stato «una delle cose più tristi che abbia mai visto» ha detto l'ex presidente in una intervista al quotidiano israeliano Israel Hayom, aggiungendo che se si fosse trovato a guidare Israele in quel frangente, probabilmente avrebbe reagito alla stessa maniera: «Mi urta moltissimo che certa gente non parli più del 7 ottobre, ma (soltanto) di quanto sia aggressivo Israele».

Trump ha avvertito però che dopo mesi di sanguinosi combattimenti a Gaza, che hanno spinto il territorio palestinese in una gravissima crisi umanitaria, Israele sta perdendo il sostegno internazionale. «Dovete concludere la vostra guerra. Dovete concluderla, portarla a termine» ha detto l'ex presidente, affermando che le modalità tramite cui Israele ha gestito mediaticamente il conflitto contro Hamas negli ultimi mesi si sono rivelate un «grosso errore», perché hanno causato un'ondata di sdegno contro Israele: «Penso che Israele abbia compiuto un grosso errore. Avrei voluto chiamare e dire "non fatelo". Queste foto e queste immagini, immagini di bombe sganciate su edifici a Gaza. E' un ritratto terribile» ha detto Trump.

07:29

Il Regno Unito lancia su Gaza oltre dieci tonnellate di cibo

L'Aeronautica britannica ha paracadutato oltre dieci tonnellate di generi alimentari sulla Striscia di Gaza, dove la popolazione è sull'orlo di una carestia «imminente». In una nota, il governo di Londra ha fatto sapere che gli aiuti lanciati «consistono in acqua, riso, farina, conserve ed alimenti per neonati». Un aereo della Royal Air Force (Raf) britannica è decollato ieri da Amman, in Giordania, e ha lanciato gli aiuti al largo della costa settentrionale di Gaza, riferisce ancora la nota, nella quale si sottolinea che il Regno Unito «ha triplicato il bilancio per gli aiuti per Gaza, ma vogliamo andare oltre per ridurre le sofferenze» della popolazione.

07:16

Gallant incontra Austin e Blinken. Il segretario di Stato: «Esistono alternative all'invasione di terra»

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato a Washington il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Blinken, si legge in una nota, «ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti per garantire la sconfitta di Hamas, anche a Rafah» sottolineando al contempo «l'opposizione ad un'importante operazione di terra a Rafah che metterebbe ulteriormente a repentaglio il benessere degli oltre 1,4 milioni di civili palestinesi che vi si rifugiano». Blinken «ha sottolineato che esistono alternative ad una grande invasione di terra che garantirebbero meglio la sicurezza di Israele e proteggerebbero i civili palestinesi».

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin incontrerà oggi il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e discuterà con lui di alternative all'invasione di terra della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il Pentagono. Il previsto incontro di Austin con Gallant è ancora in programma, anche se Israele ha bruscamente annullato la visita di una delegazione di alto livello a Washington dopo il voto della risoluzione all'Onu che impone il cessate il fuoco.

Nonostante le tensioni a valle del voto sulla risoluzione, gli Stati Uniti hanno specificato che «non c'è nessuna ragione per pensare che Israele abbia commesso degli atti di genocidio»

07:05

La Cina guarda con favore alla risoluzione Onu approvata lunedì

La Cina ha accolto con favore la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza, approvata ieri, salutandola come «inequivocabile e corretta nella sua direzione». «L'attuale bozza è inequivocabile e corretta nella sua direzione, richiedendo un cessate il fuoco immediato, mentre quella precedente era evasiva e ambigua», ha detto l'ambasciatore cinese all'Onu Zhang Jun. Zhang ha anche sottolineato la «catastrofe umanitaria senza precedenti» avvenuta a Gaza, affermando che «questa risoluzione, se pienamente ed efficacemente attuata, potrebbe ancora portare la speranza tanto attesa».

07:00

Ancora raid su Rafah nonostante la risoluzione dell'Onu

Continuano i raid aerei e gli scontri nella Striscia di Gaza, nonostante una prima risoluzione delle Nazioni Unite del giorno precedente che chiedeva un immediato «cessate il fuoco» nel territorio palestinese, suscitando le ire di Israele. Alle prime ore di martedì, alcuni testimoni hanno riferito di attacchi nei pressi di Rafah, una città all'estremità meridionale della Striscia di Gaza dove sono ammassati 1,5 milioni di palestinesi, la maggior parte dei quali sfollati a causa delle violenze nel resto del territorio, teatro di una guerra mortale tra Hamas e Israele per quasi sei mesi. Secondo l'esercito israeliano, intorno a Gaza sono stati lanciati allarmi missilistici.

© Riproduzione riservata