L’ennesima udienza del processo contro Patrick Zaki è fissata per domani mattina a Mansoura e rischia di non essere l’ultima. Secondo quanto riferisce l’Ansa l’udienza riguardo il giovane egiziano studente dell’università di Bologna dovrebbe essere rinviata con uno slittamento «che potrebbe arrivare fino a due mesi».

È un «processo politico» e «potrebbe anche essere chiuso in maniera imprevista» dal giudice monocratico ha detto la legale Hoda Nasrallah aggiungendo che non ha «previsioni per la prossima udienza».

Il processo

Dopo quasi due anni di detenzione Patrick Zaki è stato scarcerato lo scorso 8 dicembre 2021 ma non può ancora lasciare il paese fino al termine del processo. È imputato «per «diffusione di notizie false e diffusione di terrore tra la popolazione» riguardo a un articolo pubblicato nel 2019 sui cristiani copti in Egitto perseguitati dall’Isis e discriminati da frange della società musulmana.

Nelle ultime settimane il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha liberato diversi prigionieri soprattutto in concomitanza del mese sacro del Ramadan, ma in carcere restano ancora migliaia detenuti tra attivisti, giornalisti e politici come Alaa Abdel Fattah noto blogger della rivoluzione egiziana del gennaio 2011 condannato a cinque anni di carcere lo scorso dicembre.

Secondo i dati diffusi dal Centro egiziano per la trasparenza, gli arresti per motivi politici tra il 2020 e il 2021 sono stati almeno 16mila, una media di 22 carcerazioni al giorno.

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