In Russia è in costruzione un totalitarismo che tende a estroflettersi verso ovest perché tale è la sua natura. Contrastarlo richiede una strategia ben più complessa che aumentare la produzione bellica e confidare in sanzioni-colabrodo, cui l’Italia ha sacrificato (inutilmente?) interessi ingenti
Poiché la guerra in Ucraina sarà un tema dominante della campagna elettorale, da qui a giugno ascolteremo spesso la frase “bisogna trattare!”, scandita con tono grave ed educatamente disgustato, a lasciar intendere una superiorità morale che esime dallo spiegare che cosa occorra negoziare e come. Premesso che quanto prima si arrivi a un cessate il fuoco tanto meglio, andrebbe tuttavia tenuto a mente il recentissimo “documento programmatico” del Consiglio mondiale del popolo russo, presieduto da



