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Perché l’uccisione di al Zawahiri non cambierà i pessimi sondaggi di Biden

AFP or licensors
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  • Nel sottotesto delle parole di Joe Biden dopo l’uccisione del capo di al Qaida, Ayman al Zawahiri, si legge la speranza che l’eliminazione di un grande leader del terrorismo fornisca un capitale di consenso elettorale. È merce di cui il presidente ha disperatamente bisogno in vista delle elezioni di midterm.

  • Anche i critici di Biden riconoscono che l’operazione che ha eliminatoal Zawahiri è il “momento Bin Laden” di Biden, ma a conti fatti l’eliminazione del principe del terrore non ha fruttato quasi nulla a Obama in termini di consenso. La stessa cosa è successa a Donald Trump dopo la morte di al Baghdadi
  • In materia di sicurezza nazionale, le cattive notizie consolidano il consenso più di quelle buone, mentre i successi producono solo rimbalzi passeggeri nei sondaggi. In tempi di crisi economica, poi, tutto il resto passa in secondo piano.

Anche gli avversari di Joe Biden si sono complimentati per l’operazione con cui l’amministrazione ha individuato e ucciso il leader di al Qaida, Ayman al Zawahiri. «Questo sarà il “momento Bin Laden” di Biden: è una enorme, enorme vittoria per gli Stati Uniti», ha detto Brett Baier, anchorman di Fox News, la macchina mediatica della destra americana, evocando l’ovvia analogia con l’uccisione del principe del terrore negli anni di Barack Obama. Il presidente ha usato l’enfasi tipica di questi

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