Dopo oltre un anno di attesa, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato i progetti pilota che traineranno la sua politica estera in Africa. Il tanto decantato Piano Mattei è ancora fumoso, ma i primi progetti che partiranno nel continente africano sono stati annunciati oggi nell’ambito del summit “Italia-Africa: un ponte per la crescita comune”. La premier ha più volte detto di non voler attuare un approccio «predatorio» bensì di «cooperazione» e crescita, con l’obiettivo ultimo di fermare i flussi migratori illegali diretti verso l’Europa. All’evento di Roma hanno partecipato anche le massime cariche dell’Unione europea.

A Palazzo Madama, di fronte alle 57 delegazioni provenienti dall’Africa ha annunciato i progetti che dovranno partire nei prossimi mesi. Il budget complessivo, al momento, è di 5.5 miliardi di euro.

I progetti

Al momento i progetti annunciati riguarderanno la formazione, la scuola, la sanità, l’energia e tanto altro. Ma quali sono le idee del governo al momento, in che paesi e settori vuole investire le sue risorse?

Marocco: progetto per realizzare un centro di eccellenza per la formazione professionale sul tema delle energie rinnovabili.

Tunisia: riqualificazione infrastrutturale delle scuole. Formazione e aggiornamento dei docenti con scambi di studenti e insegnanti tra le nostre nazioni. Qui Meloni ha anche annunciato l’idea di potenziare le stazioni di depurazione delle acque non convenzionali per irrigare un’area di otto mila ettari e creare un centro di formazione dedicato al settore agroalimentare.

Costa d'Avorio: l’obiettivo è migliorare l’accessibilità e la qualità dei servizi primari. Ma non c’è ancora un progetto ben definito.

Algeria: progetto di monitoraggio satellitare dell’agricoltura.

Mozambico: qui il governo vuole costruire un centro agroalimentare che valorizzi le eccellenze e le esportazioni dei prodotti locali.

Egitto: a duecento chilometri dalla città portuale di Alessandria, il governo vuole aumentare la produzione di grano, soia, mais e girasole con investimenti in macchinari, sementi, tecnologie e nuovi metodi di coltivazione.

Repubblica democratica del Congo: costruzione di pozzi e reti di distribuzione dell’acqua per fini agricoli, alimentati da energia rinnovabile.

Etiopia: nel corno d’Africa il governo vuole avviare il recupero ambientale di alcune aree e portare avanti interventi di risanamento delle acque, anche attraverso la formazione e il sostegno tecnico alle università locali.

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