Il democratico Joe Biden ha ottenuto 306 grandi elettori (ben oltre la soglia dei 270 necessari per vincere la presidenza), mentre il repubblicano Donald Trump si è fermato a 232, secondo le proiezioni di Cnn, che ha assegnato gli ultimi due Stati rimasti in bilico, Georgia e North Carolina. Il primo a Biden, il secondo a Trump.

Il risultato numerico è come quello del 2016, ma la vittoria era stata di Trump. Il repubblicano si era aggiudicato 306 elettori contro i 232 di Hillary Clinton.

Finisce così, a nove giorni di distanza, il conteggio dei voti. Ma prima dell’insediamento ci saranno altre tappe. Eccole:

  • l’8 dicembre è la scadenza per la soluzione di tutte le dispute. Dovranno essere risolte tutte le questioni legali pendenti, anche con l’intervento della Corte Suprema, se necessario;
  • il 14 dicembre i grandi elettori voteranno per l’elezione del presidente. Fra dicembre e gennaio ci sarà dunque il passaggio dei poteri fra i due presidenti;
  • il 3 gennaio, a mezzogiorno, si insedierà il Congresso, con Camera e Senato;
  • Il 20 gennaio è l’inauguration day, con il vincitore delle elezioni che giurerà a Capitol Hill, la sede del congresso, dando ufficialmente via alla 46esima presidenza degli Stati Uniti.

A quel punto Biden entrerà ufficialmente alla Casa Bianca da presidente.

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