A Samarcanda, in Uzbekistan, è stata pronunciata una delle critiche più esplicite degli ultimi mesi da parte di un leader internazionale nei confronti di Vladimir Putin e della guerra in Ucraina.

«L’era di oggi non è di guerra e te ne ho parlato al telefono. Oggi avremo l’opportunità di parlare di come possiamo progredire sulla via della pace». È quanto ha affermato il primo ministro indiano Nerandra Modi nel colloquio bilaterale che ha tenuto con Putin. Lo riporta Asian news international mentre in Uzbekistan è in corso il vertice dei capi di Stato e di governo dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco).

«Conosco la tua posizione sul conflitto in Ucraina, le tue preoccupazioni che esprimi costantemente», ha risposto Putin. «Faremo di tutto per garantire che tutto questo si fermi il prima possibile», ha aggiunto prima di incolpare la «leadership ucraina» per «l’abbandono del processo negoziale». Il presidente russo ha dichiarato di voler raggiungere i suoi obiettivi con mezzi militari, in un momento in cui le sue truppe stanno affrontando la controffensiva dell’esercito ucraino che nell’ultima settimana è riuscito a liberare circa ottomila chilometri quadrati di territorio.

Quello avvenuto a Samarcanda è il primo incontro faccia a faccia tra Modi e Putin da quando è scoppiata la guerra lo scorso 24 febbraio. Finora il primo ministro indiano ha tenuto un approccio cauto nei confronti del presidente russo, ma la crisi energetica, alimentare e quella dei fertilizzanti alimentata dal conflitto sta causando diversi problemi al paese e al governo di Modi.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, anche lui presente al vertice della Sco. «Stiamo lavorando per porre fine al conflitto in Ucraina il prima possibile attraverso mezzi diplomatici», ha detto Erdogan che incontrerà ancora una volta Putin dopo la visita di Sochi sul mar Nero dello scorso agosto.

Ieri invece il presidente russo ha avuto un meeting con Xi Jinping.

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